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GLI INVASORI - 49° PARALLELO regia di Michael Powell

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amterme63     7 / 10  13/02/2012 18:34:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come film di guerra è abbastanza curioso. Infatti i protagonisti del film sono dei "nemici".
Un gruppo di nazisti tedeschi sbarca da un sommergibile nel Nord del Canada; il loro sommergibile viene abbattuto e loro rimangono a cavarsela da soli in una terra nemica.
La struttura del film è quella della novella picaresca: il gruppo dei 4 nazisti vaga per mezzo Canada, incontrando ogni tipo di persone e ogni tipo di avventura. La sceneggiatura soffre di molti punti in cui la loro vicenda diventa anche troppo fortunosa e incredibile , comunque risulta lo stesso ben ingegnata e tutto sommato plausibile, se non altro a livello umano. Il fulcro del film sta infatti tutto nello scontro fra i differenti modi di pensare: da una parte quello invasato, rigido, duro dei nazisti, dall'altra quello tollerante e libertario dei Canadesi.
Nonostante che la storia abbia come protagonista un crudele nazista (il tenente Hirth), il regista e lo sceneggiatore riescono a non trasformarlo in un eroe. Il punto di vista nei suoi confronti è sempre quello dei Canadesi. Il fulcro del film sono quindi i dialoghi e i comportamenti. Parole e azioni sono espresse in maniera molto spontanea e naturale (bravissimi lo sceneggiatore Pressburger e il regista Powell da questo punto di vista) ma sono anche molto rivelatori ed espressivi (quasi didattici) della profonda differenza fra l'ideologia nazista e quella democratica.
Stesso notevole equilibrio è usato nel tratteggiamento dei personaggi. Ognuno di loro conserva personalità e umanità, nonostante che debba soprattutto rappresentare un certo tipo di persona.
Il film alla fine risulta quasi uno studio in controluce delle conseguenze del nazismo sui singoli individui: chi lo subisce suo malgrado, chi lo adotta perché manca di personalità, chi lo prende come scusa per autoesaltarsi.
Per quasi tutto il film la tensione e l'interesse non calano, c'è equilibrio e lotta fra le ideologie e le persone che si fronteggiano, i discorsi e le azioni parlano e rivelano in maniera chiara.
Purtroppo il finale non è all'altezza. La sceneggiatura qui diventa poco credibile e troppo artefatta e si vede la volontà di ridicolizzare il protagonista "negativo", contraddicendo lo spirito che era stato tenuto fino ad allora nel film.
Molto bella la fotografia (splendidi paesaggi canadesi) e bravi gli attori. Vale la pena riscoprire questo film. Penso che abbia qualcosa da dire anche oggi.