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ELEPHANT regia di Gus Van Sant

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Ciliegia     9 / 10  17/06/2004 00:53:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vedendo il film ho pensato alla teoria di Brecht sullo straniamento: B. sosteneva che la rappresentazione non dovesse favorire l'immedesimazione da parte dello spettatore, perchè così facendo quest'ultimo non avrebbe attivato un meccanismo critico; al contrario, usando la tecnica dello straniamento, lo spettatore si sarebbe posto da esterno ai fatti rappresentati, ed avrebbe così potuto attivare uno sguardo critico su ciò che vedeva. Penso sia ciò che accade con questo film. Il regista lascia alla mente dello spettatore il giudizio, limitandosi a mostrare i fatti. Sta allo spettatore decidere se dare la sua partecipazione attiva, attivando il meccanismo critico nei confronti degli avvenimenti, oppure aspettare per 1 h e 20 che il regista "lo immedesimi" in qualcuno. Ovviamente nel secondo caso aspetterà a lungo...

P.S=Vorrei anche dire che secondo me i due ragazzi non erano gay. Mentre sono nella doccia uno fa all'altro:Non ho mai baciato nessuno. Penso volessero provare a baciare.
vale80  18/10/2004 15:21:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grande e inutile polemica sull'atteggiamento omosessuale dei due ragazzi.
Atteggiamenti di omosessualità possono anche esserci stati, il che è abbastanza tipico negli adolescenti senza che questo sia per forza un sinonimo di omosessualità.
Sono d'accordo con te, chi si è tanto arrovellato su questo punto forse non ha inteso che faceva parte di una carrelata di elementi che mostravano semplicemente l'ambiente adolescenziale.
Invia una mail all'autore del commento Miss Blonde  07/09/2004 16:08:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono perfetamente d'accordo con te su tutto. Per fortuna cè qualcuno che capisce qualcosa!!!