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ELEPHANT regia di Gus Van Sant

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Raskolnikov     8 / 10  25/04/2004 00:53:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film sconvolgente. Al di là della perfezione stilistica colpisce l'alienante continuità tra banalità e tragedia. Una glaciale rappresentazione del vuoto, in cui la morte perde di senso, evapora e si disperde nel cielo informe e scuro dell'inquadratura finale, alquanto Lynchana.
L'unica percezione chiara è il disorientamento. Non sono d'accordo con chi afferma che Van Sant sia stato fin troppo invadente e didascalico nell'accennare le possibili interpretazioni sociologiche. Il mio parere è che, presentate come sono, abbiano il fine di auto-svilirsi, di mostrare quanto riduttivo possa essere ricondurre ogni cosa ad esse, e quanto terrificante sia il disagio e l'impotenza di fronte all'insondabile.
In alcuni punti eccessi di virtuosismo, che minano la fluidità e smorzano il ritmo più del dovuto.
Una grande opera, in ogni caso.