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ONCE WE WERE STRANGERS regia di Emanuele Crialese

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elio91     7½ / 10  19/10/2010 15:13:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'esordio interessantissimo e per larga parte sconosciuto di Crialese. Tantissimi meriti per essere un'opera prima. Visivamente è lento ma mai pesante con un'atmosfera leggera ma che allo stesso tempo affronta temi tutt'altro che banali. Lo stile di Crialese si potrebbe definire minimalista ed essenziale in tutto,dai dialoghi alla regia.
Certamente autobiografico,lo svolgimento racconta di uomini e donne sradicati dal loro habitat naturale,di immigrazione. Davanti i personaggi troveranno ostacoli e difficoltà di integrazione non tanto in una società che li ignora o li snobba ma nei loro stessi rapporti personali. L'amore stesso viene visto come un'integrazione o un accettazione di qualcosa di completamente diverso da sé.
Sono due le storie parallele davanti cui ci mette Crialese: un italiano innamorato di una speaker radiofonica all'inseguimento dei propri sogni e un indiano lontanissimo dal modo di pensare della sua terra da anni (americanizzato) che si ritrova a scontrarsi con i costumi e le tradizioni indiane a causa dell'arrivo della moglie promessa a lui fin da quando era bambino. Lo sconto culturale nasce dalla perdita della propria identità,intesa in senso culturale. La doppia conclusione sarà quindi dolceamara.
Doppiaggio orribile.