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PATHFINDER - LA LEGGENDA DEL GUERRIERO VICHINGO regia di Marcus Nispel

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fede77     4 / 10  14/03/2010 18:48:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quando si dice una: REGIA DA PIVELLI....e sì che l'ultima versione di "Non aprite quella porta" (l'originale, del '74, è del mitico Hooper) del 2003 e di suo stesso pugno non era malaccio come horror-splatter, anche se il solito remake.
Due film vengono a dir poco copiati e mescolati insieme: il super-mitico action-fantasy "Conan il barbaro" del 1982, di John Milius (e col mitico Schwarzy come protagonista)...ma che dramma citarlo in una porcheria simile! ed un altro ottimissimo film, e fa male citare anche questo in un simile quadro, stavolta di avventure indiane, ovvero "L'ultimo dei Mohicani" del 1992 e del bravissimo Michael Mann, regista che ha un curriculum cinematografico da paura.
Del primo infatti si SCOPIAZZA ALLA GRANDE praticamente tutta la prima parte (ci manca solo lo stemma coi due serpenti e sembra il remake), con i vichinghi in stile mix "Re di Okuto" (e chi se ne intende mi capisce), mix seguaci di "Sauron" (e anche qui chi sa, sa). Del secondo, i modi e i costumi degli indiani Mohawk ed Uroni, come la caccia nella grotta e l'UGUALE ed IDENTICO rapimento finale sul costone, stavolta innevato, della montagna. Tra l'altro, proprio per citare ancora questo film, l'attore che rappresenta Chingachook-ultimo dei Mohicani è proprio lo stesso che in Pathfinder fa il capo indiano, ovvero Russell Means. Nel melange, inoltre, direi di inserire una buona dose del primo "Rambo", visti i continui agguati artigianali alla Sly, nella foresta.

Qui un discreto attore come Karl Urban (già visto ad es. in "Doom", "The Chronicles of Riddick" e l'ultimo "Star Trek") fa ancora una volta una discreta prestazione. Ma non è questo il punto: ciò che è peggio è una mancanza assoluta di trama! Quello che accadde nei primi cinque minuti è quello che accade fin quasi nel finale, ovvero inseguimenti, duelli, massacri, torture e chi più ne ha...fino alla fine. Non si capisce dove vuol arrivare e non c'è un minimo (e sarebbe già tanto) di psicologia e di approfondimento dei personaggi, su nessun fronte. Inoltre, la sceneggiatura è da schifo: si passa ad es. da una scena di battaglia ad una veloce di sesso, solo perché di prassi, senza un briciolo di coinvolgimento, o di legame con la storia. Un finale affrettato (per fortuna), in stile "...e tutti vissero felici e contenti" completa l'idea.

Va bene, e posso capire, che è difficile (ma non impossibile) ormai inventarsi qualcosa di nuovo ed originale dopo migliaia di film nella storia del cinema, ma copiare spudoratamente, e pure male, CERTI capolavori e ricavarne un qualcosa di confusionario e senza senso....NO!!

Chissà che Nispel si riscatti con qualcosa di meglio e diverso, perché era partito discretamente con l'horror....magari ributtarsi sul filone....