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NOTTURNO BUS regia di Davide Marengo

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  01/06/2007 00:00:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per prendere sul serio questo noir metropolitano occorre riconoscere la sua vena demenziale (o per meglio dire parodistica) che mixa Landis a Scorsese (almeno nella prima parte, il ricordo di "after hours" è vicino) e una serie di improbabili, sopra le righe, ma quantomeno esilaranti personaggi.
A volte lascia perplessa un'operazione che segue fin troppo la corrente e le mode vigenti, che "vò far l'americano" e tributa il noir à la Ellroy con una stilosità italiana che ricorda a volte Davide Ferrario. E proprio come l'autore di "dopo mezzanotte" rischia di scivolare, verso il finale, in un manierismo troppo stilizzato, incentivato anche dalla recitazione francamente (volutamente) scolastica degli interpreti italiani. Niente da dire, sono tutti molto bravi ma sembrano fin troppo consci di recitare un determinato ruolo.
Mastrandrea è comunque perfetto nel suo sguardo spaesato e lunare, per quanto i ruoli di sf.i.g.ato siano un pò una sua abitudine (v. Tutti giù per terra, velocità massima). La Mezzogiorno, davvero sorprendente, ammicca a Lulù e al capolavoro di Demme "Qualcosa di travolgente", altro film americano in qualche modo debitore dell'operazione di Marengo.

Tuttavia il film di Marengo, al di là del suo uso non comune ma smaccato di paradossi, è davvero delizioso, e vanta diverse intuizioni felici: la corsa tra due bus che si scontrano tra Speed e Harry Potter (cfr. il prigioniero di Azkaban, credo), il delirante progresso dei cellulari che squillano continuamente con la voce dell'interlocutore, la splendida fotografia con gli interni in un bar che sembra uscito (sarà un caso?) dalla meta delle coscienze dell'ultimo Resnais ("Cuori").

Non è certamente questa la rinascita del cinema italiano, ma funziona come caricatura (un pò sottomessa) degli standard made in Usa, quelli che ci sembrano inattaccabili senza pensare che vivono dell'edulcorazione del doppiaggio (in italiano of course) dei nostri presunti De Niro e Pacino di casa nostra