thohà 8 / 10 05/05/2007 16:15:20 » Rispondi Scommetto che, per girare questo film, hanno speso una cretinata. Ed ecco che ne viene fuoi qualcosa che di più simile al sogno non ce n'è. Stephan è colmo di fantasia, di delicatezza, di timidezza. Vive in un mondo suo al confine tra la realtà e la fantasia. Con un pianoforte che rotola per le scale conosce, finalmente, una ragazza che gli è molto simile e lo capisce. E' creativa, fantasiosa, si lascia anche coinvolgere dai e nei suoi sogni. Ma è più realistica. Tutto in questo film si confonte: realtà, fantasia, sogno, immaginazione, sensazioni. Bisogna essere un po' bambini per riuscire ad entrare nello spirito della pellicola, fatta di cartone, cotone, cellophane, di macchine per il tempo (che durano solo un secondo), cavallini di pezza, sciovie incredibili. Non manca qualche momento d'ilarità, come la capra sul monte o: "Amo le tue tet.te. Sono molto accoglienti e senza pretese". Ti entra nel cuore e ti canta una poesia, se hai orecchie e sentimento per coglierla.
"La distrazione è un'ostruzione alla costruzione".