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LA STRADA DI LEVI regia di Davide Ferrario

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Terry Malloy     8 / 10  01/02/2008 14:19:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sulle orme di Primo Levi, quel geniale chimico-scrittore che ha dato così tanto all'Umanità quanto ha tolto a se stesso per poi alla fine suicidarsi.
La storia di Ulisse al contrario, un'Odissea così potente e sofferta che non può che paragonarsi a quella di Ulisse, ma la cui essenza è così diversa: Ulisse peregrinante per curiosità, Primo per curiosità indotta.
La ricerca di un'identità che la libertà pura e semplice, il sentimento di libertà non può da solo obnubilare, o meglio riempire.
"La tregua" una sorta di fallimento esistenziale che nemmeno un viaggio così speciale ha saputo rinobilitare, era una ricerca di identità che Primo non ha saputo trovare, "povero Primo" dice, addoloratissimo, il suo caro amico, nonchè scrittore meraviglioso, Mario Rigoni Stern. sì, tutto quello che si puà provare per Primo è compassione e ringraziamento...e penso che oltre allo sguardo socio-politico, il regista di questo stupendo Road-Movie volesse comunicarci essenzialmente questo: compassione e ringraziamento.
Ironia, materia su cui pensare, magia, sentimento, realismo, intelligenza, questo documento riassume tutto questo in 90 minuti che forse sono pochi, ma intensi e sconvolgenti come pochi.
La riesumazione di un viaggio, di un percorso di vita per un'inevitabile confronto fra due Realtà vicine e lontane, ma sostanzialmente immutate, forse solo degenerate. la follia post-bellica raccontata da persone comuni, ma anche personalità d'eccellenza come il grande regista polacco Wajda e da una musica che entra sussurrando la Storia dei Paesi, la Storia d'Europa.
e la riflessione iniziale su Ground Zero no può che lasciare basiti gli spettatori inconsapevoli di quello che li attende per quei prossimi 90 minuti....