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LA RICERCA DELLA FELICITA' regia di Gabriele Muccino

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pier(pa)     1½ / 10  28/12/2011 15:54:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Muccino è davvero il peggior regista italiano affermato di tutti i tempi. Questo film, l'ultimo da me visionato della sua sconcertante sequela di porcherie, è forse il più meschino, borghese, ipocrita, disonesto e falso.

Perché, innanzitutto, Muccino intitola questa pellicola "la ricerca della felicità?"
Perché non lo intitola "la ricerca dei soldi?".
Questo è il piattume morale, cui il nostro compatriota ci danna. In questo film non si fa altro che parlare di danaro, soldi, dollari. Tutti i problemi del povero protagonista sono incentrati sul denaro; valore così supremo e incontestabile da far scivolare via Will Smith con la coda tra le gambe perfino quando scopre che suo figlio, all'asilo, guarda i cartoni animati, anziché imparare un po' di lingua, o storia, o geografia. La moglie lo abbandona, perché non sopporta di vivere con un fallito, come una fallita, di dover fare i doppi turni. Perché non sopporta di essere povera!. Lo stesso Will Smith non sopporta di essere povero! NESSUNO IN QUESTO FILM SOPPORTA DI ESSERE POVERO. La felicità del signor Muccino sono i soldi, il successo, la carriera, una bella casa, una moglie felice perché può fare le vacanze. Cosa ha da insegnare Will smith a quel ragazzino che si porta dietro, a parte la patetica frase retorica di quella pessima scena nel campo di basket? Non permettere a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa! Mentre lui, il padre, è la più gigantesca vittima del sistema, succube di tutto quello che gli accade.
Questo film è di una bassezza inarrivabile, di uno schifo così profondo che andrebbe censurato, perché è ora di finirla di pensare che sia il sociale che fa i valori, e non i valori che costruiscano il sociale.
Muccino, che tu sia maledetto.

Consiglio, dopo la visione di questo film, la visione di Into the wild. Esattamente il paradigma opposto di questa empietà morale.

Mezzo perché c'è Will Smith. Attore comunque di spessore.
m3tal  22/11/2012 08:21:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Commento sciocco ed inutile il tuo, d'altronde 'sta moda di affibiare votacci per abbassare le medie, la adottano solo quelli che non capiscono mai un tubo. Ti ricordo comuqnue che il film è basato su una storia vera, ed è normale che, nella nostra realtà, purtroppo, siamo tutti succubi del denaro! Che diavolo ti aspettavi??
Mildhouse  16/01/2017 13:19:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti dovrebbero incoronare, amico mio
Blutarski  23/09/2012 20:50:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao, mi ricordo che una volta ci siamo trovati in disaccordo ma non ricordo per quale film. Ad ogni modo quoto il tuo commento che secondo me centra esattamente il punto sul film.
faber  17/02/2012 12:30:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A me pare che sia tu l'ipocrita nel valutare questo film; se tu lo avessi guardato senza pregiudizi ti saresti accorto di come in realtà il padre stia solo cercando di offrire un futuro migliore per suo figlio, evitando che dorma per strada e cresca senza un'istruzione. E da quando in qua ciò può essere realizzato senza i soldi? Evitiamo di fare la morale su cose che non la richiedono, i soldi sono e rimangono un mezzo tramite il quale realizzare la felicità, non sono loro stessi la felicità, ma è chiaro che senza di loro diventa molto difficile raggiungerla, specie in un mondo come il nostro.
Altroché il film, il tuo voto andrebbe censurato, anche perché non valuta la bontà della pellicola ma solo il messaggio che tu credi che dia.
pier(pa)  08/04/2012 12:39:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma quale morale? La morale la fai tu! Ancora con questa storia del danaro, della necessità di andare a scuola, dell'educazione genitori-figli, del futuro migliore per la nostra progenie. Chissenefotte. Queste cose le sappiamo benissimo, tu stesso le hai spiegate in modo conciso e chiaro. Abbiamo bisogno di Muccino per rammentarcelo? Per farci commuovere sui nostri soliti problemi, gli stessi (checché se ne dica) da migliaia di anni?
Io faccio fare film a chi sa offrirmi un punto di vista diverso, a chi può guardare oltre il dato e svelare le inquietudini, le contraddizioni, così come la bellezza, la felicità, il valore e il disvalore di questo nostro essere. Muccino fa questo? Ti confesserò una cosa: secondo me in modo inconscio sì. L'ho già scritto in un commento a un suo altro film: baciami ancora.
Larry Filmaiolo  28/12/2011 18:53:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
quoto in toto, uno dei commenti più esaustivi e degni di rispetto che abbia letto. (solo avrei tolto il mezzo). la concezione di felicità "trasmessa" da questo film è pericolosa.
pier(pa)  28/12/2011 22:19:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti ringrazio molto. E sono d'accordo con te: qui c'è una concezione di felicità davvero pericolosa; pericolosa in tutti i sensi.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  17/02/2012 12:33:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo anch'io sul tuo giudizio, e poi la maledizione a Muccino mi ha fatto piegare...