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LA RICERCA DELLA FELICITA' regia di Gabriele Muccino

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aleintothewild     1 / 10  24/12/2009 22:24:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che film insulso! Tutto gia visto e rivisto, trito e ritrito. La saga dei luoghi comuni, delle battute scontate. Un film buonista, ma con una bontà finta, resa tale dalla pessima recitazione di Smith, che non fa altro che infarcire questo film di faccette tristi all'inizio e di facette felici alla fine. Perchè all'inizio lui è povero e poi.........Indovinate un pò? Diventa un broker straricco. Ops! Ho rivelato il finale! Ma credevo che tanto ve lo sareste immaginati, dato che la trama di questo film appertiene a mille altri...
franzis83  02/01/2010 12:36:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Capisco che trovi questo film retorico e confezionato in stile mulino bianco però non ti sembra che sia esagerato l'uno?non hai trovato nemmeno una cosa positiva?allora sette anime?quello forse ancora di più di questo tende alla ricerca della lacrima forzata a tutti i costi...
Blutarski  03/01/2010 13:22:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
e a te non sembrano esagerati i 10?
franzis83  03/01/2010 14:57:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
esageratissimi...ma come credo che non sia da dieci credo anche che non sia un film da uno...
aleintothewild  03/01/2010 21:10:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda, innanzitutto ti dico che le valutazioni dei film sono sempre piuttosto soggettive. Hachiko, per esempio, è valutato moltissimo pur essendo un film davvero povero dal punto di vista cinematografico (ho dato 3). Il mio uno deriva da una estrema sensazione di vuoto durante tutto lo svolgimento del film. Non mi ha comunicato assolutamente nulla, non mi ha trasmesso nulla di nuovo...
Sette anime è un'altra schifezza plateale. Non mi lasciò nulla neanche quel film. E quello che mi sconcertava era che tutti i miei amici con i quali ero andato a vederlo al cinema erano rimasti estasiati dalla bellezza di quel film che per me era falso, buonista e di una qualità che più bassa non si può. E poi io sono un grande amante dei film drammatici! Ma come si fa a mettere 8 o 9 o 10 a questo film quando si sono visti film come Forrest Gump, Philadelfia, Brokeback Mountain, o quest'ultimo meraviglioso film che è Brothers (per citarne alcuni che mi sono venuti in mente adesso)?
franzis83  04/01/2010 11:15:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Condivisibile il tuo pensiero.E' indubbio che un fruitore di cinema con un minimo di senso critico e raziocinio riesce a capire che il cinema di muccino è furbo e retorico.Consapevole anche io di questo però la ricerca della felicità mi ha comunque mosso qualche emozione (ci sono cose tremende una fra tutte il doppiaggio canino della moglie),nonostante fosse una storia infarcita fi clichè e di buoni sentimenti,ma questo credo sia dovuto al gusto personale di ognuno di noi.Non considero questo film un capolavoro e il mio voto è stato come dire dettato dall'impatto emotivo del momento,ma a mente fredda e riflettendo mi rendo conto che qui siamo di fronte ad una colossale furbata.Sette anime invece non mi ha minimamente lasciato nulla.Ho avvertito in questa pellicola,più che nella ricerca della felicità,l'intento del regista di commuovere lo spettatore a tutti i costi,risultando alla fine irritante e di cattivo gusto...Credo che Muccino sia un regista sopravvalutato che è riuscito con un pò di fortuna a varcare l'Italia...
aleintothewild  06/01/2010 11:58:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Poi, secondo me, non è nemmeno tanto furbo. Nel senso che la sua volonta di far piangere a tutti i costi vuole essere celata, ma alla fine è sotto gli occhi di tutti. Dopo due minuti dall'inizio di un suo film già è chiaro quale sia il suo obbiettivo.
Invia una mail all'autore del commento stuntman bob  21/06/2010 22:02:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si?perchè secondo te Client Eastwood anche se è a un altro livello quale scopo ha nei suoi film?
aleintothewild  21/06/2010 23:00:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quello di far piangere, anche, ma non solo...Eastwood lavora anche sul far riflettere, non punta tutto sulla lacrima facile e sui bambini -belli dolci intelligenti- con padri -belli buoni intelligenti ma sfortunati- che poi alla fine fanno fortuna...