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LA RICERCA DELLA FELICITA' regia di Gabriele Muccino

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in flames     7 / 10  06/02/2007 10:56:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Parto con un rimprovero agli utenti: non si può lasciare un commento in cui si sparano svarioni linguistici come "polimorfico" o "chessburger"(cheeseburger, dio mio!). Direi che invece di improvvisarsi i Ghezzi della situazione sarebbe il caso di aprire un buon dizionario.
Detto questo, il film. La Ricerca della felicità è un buon film. Muccino segue pedissequamente il copione scritto dallo stesso sceneggiatore di The Weather Man, quindi di suo non ci mette poi molto. Forse le tipiche corse alla Muccino. E' un regista che non amo molto, ma il fatto che abbia limato l'attitudine isterica dei suoi personaggi lo apprezzo, e spero che possa finalmente crescere e smetterla di campare sul successo datogli dai suoi film borghesotti e furbetti. Will Smith è un ottimo attore e lo dimostra per l'ennesima volta. E' lui il motore del film, e mi ha positivamente colpito la sua capacità di piangere davvero, di lasciarsi coinvolgere (cosa che un Brad Pitt mai imparerà a fare senza sembrare un bambolotto sotto shock). Il bambino è bravino ma soprattutto tenero, e tanto basta. E' un film che racconta semplicemente una storia vera (per i tonti che usciti dal cinema non l'avessero capito), quindi polemizzare sul fatto che il protagonista dopo tante s***** riesca a trovare lavoro risulti inverosimile... beh, è un ragionamento sbagliato in partenza, E' successo. E', per farla breve, una storia a lieto fine, degna di essere vista nlla sua interezza e per alcuni momenti davvero toccanti, nonchè per il sottotesto della spiaccata solitudine che si respira nelle grandi città americane e che, per fortuna, qui in Europa non è ancora giunta a livelli così alienanti. Di nuovo, è inutile polemizzare su ' ricerca della felicità' = soldi (per lui, o altri, in QUELLA situazione era, è, questo, la tranquillità economica e il trovare cibo tutti i giorni non si comprano con altro, purtroppo) o sul protagonista che riesce a farsi assumere come broker mentre gli altri stagisti resteranno in mezzo alla strada. A volte il buonismo è davvero patetico: vorrei vedere il commentatore che ha rilevato questo punto rifiutare un lavoro per sè perchè gli altri che hanno fatto il corso con lui non sono stati presi. Pietà, di suorine e preti ne abbiamo abbastanza, non predichiamo bene per razzolare male, e per molto meno. Un buon film, non un capolavoro. Ma sicuramente più coinvolgente di molte altre pellicole acclamate nell'ultimo anno.
BaStEr  07/02/2007 22:30:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
BEL COMMENT! Una curiosità: In flames, in onore del gruppo? COndivido!!!
Lara°  13/02/2007 23:08:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ottimo commento direi, condivido ogni punto che hai sottolineato.. un plauso a Muccino e Smith.