tylerdurden73 3 / 10 15/01/2007 17:32:22 » Rispondi Premetto di non essere un detrattore di Muccino,anzi i precedenti lavori del regista romano li avevo trovati tutto sommato di discreta fattura. Purtroppo “La ricerca della felicita’” è solo un tedioso e patetico filmetto che torna a parlarci del solito american dream. La base di partenza è sufficientemente ruffiana per tiare fuori un lavoro che possa colpire al cuore gli spettatori, visto che la pellicola trae ispirazione da una storia vera,quella di tale Chris Gardner che da squattrinato venditore di macchinari ospedalieri si tramuto’ in ricco uomo d’affari. Muccino pero’ non riesce a donare spessore alla trama infarcendola di retorica assolutamente gratuita,il film non emoziona,annoia tremendamente ed irrita,sinceramente non si vede l’ora che giunga al termine. Sara’ anche vero che determinazione e capacita’ portano al successo,ma in questo caso il messaggio che arriva appare fuorviante,Muccino infatti scinde nettamente in due categorie il popolo americano,in vincitori(i ricchi) e perdenti(i senzatetto) senza ragionare sul fatto che la maggior parte della gente è situata proprio in mezzo a queste due categorie,imbarazzante poi il pensiero mucciniano che rappresenta come i benestanti siano sempre felici sorridenti ed eleganti,mentre i poveracci siano perennemente inca.zzati col mondo intero…davvero preoccupante,perche’ è questo il messaggio che raggiunge lo spettatore,preoccupante perche’ probabilmente è anche il pensiero di uno dei registi italiani di punta(?).Il film appare quindi gravemente superficiale e ridicolo,visto che tutti sappiamo come stanno realmente le cose. Ma veramente vogliamo credere che chi ha i soldi è sicuramente felice e viceversa?Ma per piacere… Il rapporto padre/figlio è poi rappresentato malissimo infarcito di dialoghi penosi,che danno la sensazione di falso e posticcio. Piatta la regia,senza mai un’inquadratura particolare o un movimento originale,orrendi i piani sequenza sulla folla visti in centinaia di film,la voce fuori campo blatera frasi assurde ogni volta che si ode.Musichette da censura,anche queste gia’ abbondantemente sentite. Bravo Will Smith,mentre moglie (Thandie Newton) e figlio vengono penalizzati da un doppiaggio che potrei definire amatoriale. Onore a Gardner che grazie a grinta e fortuna ha ottenuto tanta felicita’ ($),demerito a Muccino che semplifica un buon soggetto,non riuscendo a donare profondita’,spessore al suo lavoro e soprattutto si rivela superficiale ed anonimo nell’esposizione.
kowalsky 21/01/2007 02:24:55 » Rispondi condivido al cento per cento
tylerdurden73 22/01/2007 09:31:49 » Rispondi Detto da te è un onore!;) Non capisco come possa essere piaciuto cosi' tanto,bah! Ciao!