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LA RICERCA DELLA FELICITA' regia di Gabriele Muccino

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norah     7 / 10  15/01/2007 16:01:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Muccino mi é sempre stato simpatico,eh,oh...
Il film in sé non é nulla di eclatante,epperò la pellicola riesce a scorrere nel solito stile mucciniano e non annoia.
Anche quel suo vezzo di far correrre gli attori lo trovo un metodo molto originale per donare dinamicità al film,dalla sceneggiatura altrimenti piatta e banalotta.
Poi che dire,io Will Smith lo amo incondizionatamente da sempre e l'accoppiata col figlioletto ci sta tutta,come il cacio sui maccheroni.
Tuttavia non mancano alcune pecche,secondo me é stata calcata un po'troppo la mano sulla sfig.a del protagonista,che a tratti appare quasi fantozziano e poi il finale,io avrei mostrato anche la risalita dagli inferi...Si, insomma,avrebbero pure potuto dirci a quanto ammontava l'anelato stipendio!
Detto ciò,il film é gradevole e Muccino continua a starmi simpatico.

Ah,e comunque il vero protagonista di tutta la storia resta lo scanner:meraviglioso.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  15/01/2007 21:15:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma ma ma... Dovevamo andarci mercoledì! Bidonista che non sei altro, mi hai condannato all'ennesima serata gaia con matteo.
norah  15/01/2007 21:45:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
no aspetta un attimo,posso spiegarti tutto!
ieri sera sono andata a cena da amici che per puro caso avevano scaricato proprio questo film,io ci ho provato a dirgli che non potevo vederlo,ma mi hanno costretta e legata al divano con lo scotch!
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  15/01/2007 23:24:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le tue spiegazioni non sono affatto convincenti: come minimo te lo sei vista al cinema con quell'altro fedifrago di Poll, tanto ormai siete avvezzi ai tete-a-tete...
muSe  03/02/2007 15:04:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le pecche che hai scritto mi hanno fatto pensare, ma ti assicuro che al sottoscritto sono capitate situazioni (anche lavorative) non così distanti da quelle del protagonista. Forse è per questo che sono riuscito ad apprezzarlo maggiormente e credo ciò riguardi molti dei cosidetti procacciatori oggigiorno falsamente dipinti come self-made men