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LA RICERCA DELLA FELICITA' regia di Gabriele Muccino

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Invia una mail all'autore del commento francescofelli     5 / 10  13/01/2007 11:08:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
So già che molti tra gli innumerevoli seguaci della "sacra" famiglia Muccino, mi tacceranno di essere sacrilego ed irriverente a causa di queste mie righe. Figuriamoci se vi raccontassi ciò che penso di molti dei loro lavori. Mi guadagnerei la perdizione eterna.
Quindi, per non uscire fuori tema, parlerò de "la ricerca della felicità", che personalmente ho trovato solo all'uscita dalla sala.
Dunque, inizio orribile. Non trovo altre parole. Solite immagini di strada, come si vedono da 90 anni nei film ambientati negli stati uniti.
Pessima anche la musica, stile old perù.
Doppiaggio della moglie e del bambino da codice penale. Recitazione anche.
W. Smith fa il suo onesto lavoro. Ma, a mio giudizio, un grande attore avrebbe potuto far diventare memorabile un ruolo così interessante da interpretare, che lasciava spazio a mille sfumature di emozioni.
Il ritmo è troppo lento. Il taglio delle inquadrature quanto mai banale.
La storia è grosso modo la riproposizione di un tizio povero e disgraziato che realizza un sogno difficile anche solo da desiderare.
Nel mezzo il solito bambino acuto e sagace, direi un piccolo Arnold (senza essere un nano, spero per lui).
Una madre che l'abbandona (perchè?), un padre che lo fa dormire nei cessi (perchè?).
Insomma quel tanto per aumentare nello spettatore il desiderio di riscatto.
Eppure è una soddisfazione che dura solo pochi attimi. Basta uscire dal cinema, per trovarsi i problemi di sempre. Anzi uno di più. Questo pessimo film.
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  13/01/2007 14:45:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
D'accordiismo con te,anzi a mio avviso sei stato anche troppo di manica larga con il voto.Questo film fa pena,prossimamente lo commentero' anch'io.