Aloisius 4½ / 10 14/06/2011 00:27:06 » Rispondi Questo film si differenzia da tutti gli altri della saga per il momento temporale in cui è collocato. Anche 007 cede alla moda del prequel e qui si narrano le vicende del giovane ed acerbo James Bond che ha appena preso la licenza di uccidere, con appena 3 morti sul groppone. Il film, decisamente troppo lungo, in sè è anche dotato di qualche passaggio interessante, come la partita a carte ma le troppe scelte coraggiose di regista e sceneggiatore lo rendono ai limiti del concreto: la scena in cui Craig esce fuori solo con qualche contusione dopo un volo con la macchina lanciata a più di 200 km/h e non so quanti giri della morte e capitomboli è quanto mai assurda. La scelta di ambientare il film nell'epoca moderna e non negli anni '50-'60, come sarebbe dovuto essere, snatura l'idea stessa del prequel. Anche la scelta del cast è abbastanza discutibile: utilizzare nel ruolo del superiore di 007 la stessa attrice che nei film precedenti (o successivi volendo seguire l'ordine temporale) prende il posto di M (cioè temporalmente parecchi anni dopo) crea molto più di qualche confusione, soprattutto se non si è fan della saga. Craig offre un'interpretazione importante ed è apprezzabile il suo tentativo di personalizzare 007 e di renderlo più "umano" e acerbo dei film precedenti; tuttavia finisce per cadere nell'eccesso opposto, presentando un uomo pieno di nevrosi e schiavo della sua stessa violenza. Sembra quasi di vedere il peggior Steven Segal che la spia inglese; va detto comunque che Craig è stato anche penalizzato dall'aspetto....un James Bond biondo e con gli occhi azzurri stride con la stessa icona del personaggio. Alzano leggermente il voto le musiche e i titoli iniziali, molto suggestivi.
Mpo1 28/09/2012 01:38:40 » Rispondi Concordo su tutto!