volodaquila 5 / 10 05/01/2007 13:26:45 » Rispondi No no, proprio non ci siamo. Questa volta tocca a me uscire dal coro e bocciare un film che ho trovato fin troppo superficiale. Interpretazione appena sufficiente di Washington visto in ruoli decisamente migliori,
ma non si è rotto di recitare sempre il poliziotto buono che cerca di salvare le persone? Io l’ho fin’adesso sempre apprezzato…ora comincio a storcere il naso…[/
gli altri attori sono solo macchiette messi lì per la riuscita dei colpi ad effetto che tanto il grande pubblico acclama e richiede (vedi la parte secondaria dell'antagonista con annessa zero caratterizzazione, stesso vale per la bella di turno, e che bella lo è davvero, non lo nego). Regia sconclusionata e isterica, colonna sonora poco incisiva e martellante anche quando non c'è bisogno, insomma un filmetto d'azione come troppi se ne sono già visti, con macchine indistruttibili anche contro autotreni sparati, e corpi pregni di benzina che fuggono da case in fiamme senza un graffio. L’innovazione tecnologica introdotta è anche attizzante, seppur inverosimile, ma tutto giustamente è cinema, però vogliamo parlare di un raggio laser a caso che buca uno schermo altrettanto a caso? Il protagonista poteva pure buttarcisi di testa allora… Fin qui siamo nel solito quadretto di Hollywood ormai davvero scarsa d'idee, e una sufficenza tirata ci starebbe pure visto comunque il buon coinvolgimento che il film offre, ma un altro punto a suo sfavore viene dalla sceneggiatura a incastro pseudo-perfetto, con gli autori che tentano, spero per loro volutamente, di far credere che alla fine tutto quadra.
E per un progetto da 150 milioni di $ è triste tutto ciò, la presenza di Bruckheimer si vede eccome…
Basta stare a pensare cinque minuti a come effettivamente il film evolve per capire che nella storia sono presenti una quantità elevata di paradossi che non possono passare inosservati e/o messi da parte.
Partiamo dalle due possibilità di concezione di viaggio nel tempo: un ritorno al passato che grazie a determinati cambiamenti modifica gli effetti sul futuro, e lo stesso da cui si è venuti (stessa linea temporale) e un ritorno al passato che in realtà è uno spostamento su un’altra linea temporale nel quale l’azione che vogliamo compiere, che andrà a modificare un evento, sarà contemplata (più linee temporali=più universi paralleli, possibilità descritta dalla meccanica quantistica secondo cui ci sono tanti universi quante sono le possibili variazioni quantistiche delle particelle che lo compongono). La questione è veramente sottile e ho cercato di spiegarla il più facilmente possibile…
Il problema nasce quando nel film vengono amalgamate entrambe le possibilità, e questo procedimento è ritenuto impossibile, paradossale. È infatti facilmente intuibile che sia illogico e sconnesso quel che il protagonista vive nel “presente” dell’inizio del film: la nave che esplode e la ragazza trovata morta e con le dita troncate (che fa capire che quel che lui compie nel “passato” è in realtà in un altro universo parallelo, dove la ragazza vivrà e si eviterà la sciagura), e insieme gli asciugamani col sangue nella casa della donna, l’ambulanza dentro la casa, i segni della combustione dell’amico al molo, ecc…(in sostanza il suo “passaggio nel passato” ha modificato il “presente” = stessa linea temporale che si modifica ogni volta).
Paradosso inspiegabile, che capovolge interamente tutto l’assetto del film. In sostanza per far quadrare le idee originali degli sceneggiatori, si sarebbe dovuti approdare al fallimento del protagonista che va nel “passato”, e il finale "volemose bene" era effettivamente più allettante e ad effetto per chi non ragiona, ma allo stesso tempo, a mio modesta opinione, meno soddisfacente per la presa in giro allo spettatore.