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LE LUCI DELLA SERA regia di Aki Kaurismaki

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  05/04/2007 14:31:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Aki Kaurismaki è uno di quei pochi registi che grazie ad un'immagine,una parola o un'inquadratura riesce a trasmettere con grande semplicita' il messaggio che ha in testa, senza inutili ghirigori narcisistici o simbolismi da quattro soldi.
Dopo “Nuvole in viaggio” e “L’uomo senza passato”,il regista finlandese chiude la “trilogia dei perdenti” ,cosi’ definita da lui stesso, con una pellicola essenziale ,minimalista ma al tempo stesso emozionante e ricca di significati.
La storia di Koistinen è tremendamente triste,è la storia di un uomo che ha come unica compagna la solitudine,condizione che lo riduce perennemente ad occupare un posto decisamente anonimo nel mondo.
Attorno al lui si muovono svariati personaggi con i quali non riesce ad entrare in contatto,gli unici punti in comune sono le sigarette e l'alcol che tutti quanti consumano in grande quantita' ,a rappresentazione del pensiero di Kaurismaki che non hai mai nascosto il suo amore per qualche vizietto.
Il bisogno di sentirsi umano e considerato portera’ Koistinen alla rovina ,ma anche alla consapevolezza di poter rinascere dalle sue sconfitte.
Il suo personaggio trasuda tenerezza e pessimismo ,come tutta la pellicola,che risulta comunque permeata da una certa verve ironica che alleggerisce il tutto senza far diventare anche per lo spettatore insopportabile il fardello che gia ' deve portarsi dietro l'uomo…commedia e dramma si uniscono sino al raggiungimento di un finale bellissimo ,dove un’unica inquadratura vale da sola tutto il film.
Non poteva mancare ovviamente la solita colonna sonora davvero ottima e una fotografia decisamente notevole divisa tra il grigio/blu degli ambienti esterni ,freddi e piuttosto lugubri e gli interni che, seppur miseri ,trasudano calore grazie ad un notevole utilizzo del colore rosso.
Grande conferma da parte di Kaurismaki che si conferma regista dal tocco lieve ma profondo.