norah 8 / 10 25/01/2007 11:59:02 » Rispondi Mi piace la capacità che ha Kaurismaki di dipingere situazioni in apparenza banali rendendole uniche . La storia é semplice e complessa allo stesso tempo,le ambientazioni tragiche e assurde rendono il melodramma stilizzato.
Economia dei gesti,nessun contatto fisico:nel loro quadro statico i personaggi non si muovono, i loro sguardi fissi si perdono nel vuoto,sembrano volersi inabissare nella profondità della loro anima;definitivamente assenti,come congelati in un mondo che non ha bisogno di loro. In questo mondo astratto nessuno riesce ad esteriorizzare le proprie emozioni,ci troviamo davanti a delle macchine umane fredde e metalliche,ma allo stesso tempo eroi romantici che continuano ad assecondare il loro destino irreversibile. Una bella poesia nera.
gerardo 25/01/2007 18:22:27 » Rispondi Brava, bel commento... Sì, ma... con chi ti accompagni al cinema?... :P
norah 26/01/2007 09:31:40 » Rispondi grazie,bel commento anche il tuo.
hey giovanotto! un po'di rispetto per le persone di una certa età...ti ha mai raccontato di quando tornò dalla russia a piedi,c'era un gran fred....zzzzzzzzzz...
patt 25/01/2007 12:01:53 » Rispondi ..quello spazio vuoto in mezzo è stato il soffocamento da giapponese? :))
norah 25/01/2007 13:20:12 » Rispondi si e comunque ho deciso,non mi vedono più!