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IL LABIRINTO DEL FAUNO regia di Guillermo del Toro

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Pierre Bezuchov     9 / 10  22/07/2010 15:01:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Premetto che sono un fan di Del Toro, il Fauno è bellissimo, la bambina è bravissima. Detto questo , possiamo dire che siamo di fronte ad un piccolo gioiellino di visionaria semplicità, enigmatico come un ruscello di montagna di cui paradossalmente non si riesca a vedere il fondo.

La trama è fin troppo semplice e lineare; i personaggi si celano dietro un'apparente stereotipicità che li fa agire compitamente ma non senza intensità, dando vita a un parallelismo voluto e ricercato: la cruda realtà e l'orribile fantasia, le violenze e i soprusi di un capitanuccio franchista con manie di grandeur, e le terribili prove imposte da un Fauno creatura antica quanto il mondo e insofferente alle umane passioni. Prove che come nella più classica delle favole diventano percorso di crescita interiore, obbligo di precoce maturazione e feroce giudice. Ci si trova così presi in trappola tra due mondi -il reale e l'immaginario- diversi ma molto simili nella loro pericolosità e brutalità. La piccola principessa non ha esitazioni nello scegliere l'ignoto del fantastico, promessa fittizia di un futuro radioso. Qui non si sceglie la via vecchia per la nuova, ma il minore dei mali: la scelta universale che più volte ogni essere umano deve effettuare, la cosa che accomuna tutti noi immersi a varie altezze nella pece dell'esistenza (un po' come i violenti verso il prossimo nel Settimo Cerchio).

La crudezza delle immagini fa male anche a chi guarda, mentre i mostri sono il prodotto del genio visionario di Del Toro, a cavallo tra i due Hellboy che creano una specie di rapporto simbiontico con questa pellicola.

Inusuale favola nera di violenza e d'evasione(santa?) via dal disincanto di un mondo dove vince sempre il male.

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