Lot 8½ / 10 10/12/2006 02:10:09 » Rispondi Si rimane sempre (s)piacevolmente sorpresi nel constatare il potere evocativo e la freschezza ed efficacia narrativa che schemi semplici e consolidati, archetipi classici come quelli delle fiabe (dal gotico a Miyazaki) riescono puntualmente a sprigionare. E' così che, pur con una connotazione storica adulta, in cui le paure dell'infanzia, vestite di innocenza e impotenza, trasfigurano nella crudezza dell'orco franchista, si finisce per subire il fascino efferato di questa fiaba nera, come tutte le fiabe desiderata ma seguita con timore mezzo nascosti sotto il lenzuolo, ritrovandosi a fare i conti con qualcosa di così affascinante e così terribile, di così nuovo e così ancestrale.
Kater 10/12/2006 22:23:10 » Rispondi Si, questo è un film che disarma. Parole azzeccatissime mio poeta.
Lot 11/12/2006 17:28:05 » Rispondi Eggrazie a te, avevate già scritto tutto. ;)
Pasionaria 10/12/2006 21:08:04 » Rispondi Si, é vero. Mi ha colpito la sensibilità del regista di cogliere e soprattutto di descrivere la psicologia infantile di fronte ai mostri della fantasia, quel timore misto ad attrazione e curiosità, non trovi?
Lot 10/12/2006 21:12:19 » Rispondi Si vero, c'è una immedesimazione, nel bene e nel male, da parte di una nostra componente, una sorta di fascinazione a volte sopita ma sempre presente, te ne accorgi quando ti prende allo stomaco.
Seh magari, c'era da scrivere un papiro ma non ho mai molto tempo e comunque in buona parte ci ha pensato l'ottimo recensore. ;) Bello anche il tuo, si vede che ti ha colpita.
cash 11/12/2006 17:29:45 » Rispondi "in buona parte", tsè.
Lot 11/12/2006 20:15:09 » Rispondi incontentabile...