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BORAT - STUDIO CULTURALE SULL'AMERICA A BENEFICIO DELLA GLORIOSA NAZIONE DEL KAZAKISTAN regia di Larry Charles

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rain     4½ / 10  20/06/2012 18:17:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho ben capito se vuole essere un film di denuncia o semplicemente un film comico. In entrambi i casi non ha funzionato per niente (nel primo caso) o comunque poco (nel secondo). Certo qualche risata la strappa, soprattutto inizialmente, poi però continuano a ripetersi più o meno il solito tipo di gag che dopo un po' non fanno più ridere. Ho trovato piuttosto fastidioso lo stile mockumentario (genere che non ho mai amato) associato a delle situazioni palesemente artificiose e per niente credibili.
KOMMANDOARDITI  21/06/2012 02:07:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi

Per comprendere appieno lo spirito di questo mix di mockumentary e candid camera (un sacco di scene sono assolutamente vere, e la gente che si ritrova davanti il protagonista crede per davvero sia un turista kazako fuori di cervello voglioso di filmare i propri incontri) è necessario conoscere anche il tipo di comicità del bravo Sacha, umorista britannico genialmente specializzato in un genere poco diffuso qui da noi: la stand-up comedy.
Senza contare le sue evidenti capacità trasformistiche messe in campo in questa ultima quadrilogia personale.

Il suo comunque non è nè un film di denuncia (ipotesi quantomai bislacca...) nè un'opera crassamente demenziale (nulla a che vedere con Abraham, Zucker, Brooks e co. , pur bravi nel loro classico settore): si tratta invece di una scorribanda dissacrante e senza limiti nel territorio minato del politically correct, letteralmente devastato dalla beceraggine iconoclasta del tenero e innocente protagonista baffuto, che da par suo si muove con la stessa delicatezza di un elefantino appena nato all'interno di una cristalleria di Boemia.
Roba così anarchica e allegramente razzista è difficile da poter riproporre qui da noi, nel nostro caro Paesello morigerato e repressino (o repressotto, che fa rima con bigotto).

Ricami a parte, credo di aver reso l'idea.
Almeno spero ;)
rain  21/06/2012 11:46:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai reso benissimo l'idea. E Sacha Baron Cohen è bravissimo in quello che fa, semplicemente il suo stile non rientra nei miei gusti(anche avendo visto il recente "Il Dittatore"), non perchè irriverente (mi ritengo giovane e dalla mentalità aperta) anzi direi che questo aspetto è il migliore del film. Quello che non mi è piaciuto sono le gag palesemente costruite, ad esempio così di primo acchito mi viene in mente quando sale in ascensore e crede che sia la sua stanza (neanche uno che arriva dal Burundi penserebbe una cosa del genere). Credo inoltre che alla lunga questo giochino di fraintendimenti sia troppo ripetitivo, per questo vedrei meglio Baron Cohen in un corto piuttosto che in un film. Tutto qui. Le capacità del protagonista non sono assolutamente in dubbio.

P.S. Non sapevo che alcune candid fossero vere.