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BORAT - STUDIO CULTURALE SULL'AMERICA A BENEFICIO DELLA GLORIOSA NAZIONE DEL KAZAKISTAN regia di Larry Charles

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Delfina     6 / 10  16/03/2007 12:12:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film che certamente non è così comico come descritto nel lancio pubblicitario. Grottesco, osceno, pieno di humour nero greve e trivialissimo, Borat ha un'ambiguità di fondo che lascia perplessi. Potrebbe quasi sembrare un'opera alla "cinico tv", ma sicuramente non è stato fatto con la stessa consapevolezza e lo stesso intento autoriale.

Il suo intento è un altro, forse irridere al mondo asiatico ex-sovietico, teatro di molteplici interessi attuali per gli USA, economici e politici (installare regimi filo-USA, oleodotti ecc.).
Dipingerne gli abitanti come dei selvaggi incivili fa certo comodo, ma il problema è che in questo film gli americani risultano ancor più selvaggi e mostruosi (anche perché "veri", mentre il ritratto dei khazaki è chiaramente surreale). Dunque, paradossalmente, il personaggio Borat, un "selvaggio" di buon cuore, alla fine riesce simpatico e "umano" più degli americani.
Ma non si capisce se questo contrasto paradossale sia effettivamente voluto oppure no. Probabilmente, per il pubblico americano, la morale del film è molto diversa.

Alcune scene sono davvero esilaranti, ma adatte solo a chi non si scandalizza a vedere un ciccione obeso, completamente nudo, ripreso in inquadrature praticamente quasi pornografiche... quindi, non per tutti.