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VERSUS regia di Ryuhei Kitamura

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Ciaby     5 / 10  11/06/2009 13:47:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Appoggio in parte benzo24.
Nonostante l'azione, lo splatter e la simpatia, "Versus" è un film deludente che annoia parecchio. Le opere di Kitamura cominciano a farmi una certa diffidenza: sarà che non mi piace il suo stile, ma non riesco completamente ad amarlo. E dire che io vivo quasi solo di cinema orientale.

L'unico suo film ad essermi piaciuto è stato l'odiatissimo "Down To Hell", sorta di filmetto embrionale di questo stesso "Versus"...molto più coinvolgente e con quel bianco e nero sporchissimo a straniare. Amo anche in parte l'horror "Sky High", ma dopo un po' si perde gettandosi nell'inconfutabile polpettone pseduo-fantastico, rovinando la magia di un thriller che stava per coinvolgere...

Kitamura è un buon regista ma il probelma è che sa di essere bravo e lo fa vedere. Pare abbia l'impressione di volersi avvicinare a un Miike meno estremo ma comunque grandguignolesco. Non ho ancora visto il suo film hollywoodiano, nè le altre sue opere, ma sono convinto che Kitamura non sfrutti le sue potenzialità. Anche perchè basta ricordare a un orrore come "Aragami", vera e propria boiata di proporzioni bibliche, che si salvava dal baratro più profondo grazie ad un quarto d'ora finale da urlo. Se tutto il film fosse costruito come quel finale allora sì che sarebbe stato una perla. Invece è un obbrobrio.

"Versus" è una perla di non ritorno.
non differisce troppo dagli altri film del regista. é più divertente, meno noioso (seppur noiosissimo) e alto, questo sì. Ma è penalizzato da un banale chilometrizzare di situazioni, trame, sangue, splatter e alla fine non ne si viene più a capo, persi tra citazioni qua e là. Un po' di Battle Royale, un po' di Fudoh: The New Generatione via! Costruiamo il film, con una durata esagerata, ovvio.

Ma quindi, in poche parole "Versus" è una mezza vaccata? Sì. No. Non lo so.
Ha pregi e difetti. Inizia in modo irresistibile, lasciando presagire alla migliore struttura di una trama invitante e stuzzicante, ma inevitabilmente scivola. Notevole la tecnica amatoriale, la scelta di una fotografia calda e il montaggio serrato, serratissimo.
I difetti risiedono nel ritmo e nel continuo tentativo di essere assurdo e originale senza riuscirci.
Come il compito di uno studente svogliato che vuole colpire il professore per paraculismo.