giumig 7½ / 10 29/11/2006 16:05:46 » Rispondi La storia di Michaela Kingler, di cui hanno "abusato" gli americani con The Exorcism of Emily Rose, è qui raccontata in modo minuzioso, realistico e senza alcun tipo di esagerazione nei momenti piu drammatici.
Una fotografia a toni grigi, una regia a tratti documentaristica e ottimamente calibrata, nonchè la magistrale prova di Sandra Huller rendono questo film tecnicamente ineccepibile. Dal lato della storia invece abbiamo, come detto sopra, una resoconto minuzioso degli ultimi mesi di vita di Michaela, dal suo arrivo all'università fino agli esorcismi finali. Non c'è spazio per la fantasia, ne per alcun tipo di perplessità: la storia è quella ed è raccontata cosi com'è accaduta. A parte pochissimi momenti di stasi, tutta la pellicola si lascia seguire, anche se è necessaria una buona dose di attenzione e la consapevolezza assistere ad un film non facile, proprio per la sua vena documentaristica e realista.
Andrea Lade 30/11/2006 11:42:14 » Rispondi Ma il suo nome non era Anneleise??
Freddy Krueger 02/01/2007 12:05:10 » Rispondi Infatti, Emily Rose è tratto dalle disavventure di Anneliese Michel.