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IL LADRO DI BAGDAD (1940) regia di Michael Powell, Ludwig Berger, Tim Whelan

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amterme63     6½ / 10  16/02/2012 23:26:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Le mille e una notte" è forte l'opera di fantasia più ricca, complessa e varia della letteratura mondiale. Al cinema solo Pasolini è riuscito a rimanere fedele allo spirito dell'opera originale. Altri ne hanno estratto storie e le hanno profondamente modificate, riadattandole alle convenzioni moderne della nostra epoca. Un esempio è proprio questo "Ladro di Baghdad", opera cinematografica inglese degli anni '40.
La storia è stata per così dire "addomesticata": la narrazione è semplificata (viene incastrata una sola storia, usando la normale tecnica del flashback), i caratteri e i sentimenti espressi sono quelli stereotipati della commedia romantica dell'epoca, i protagonisti sono trasformati in eroi belli e perfetti, sono stati tolti tutti i riferimenti erotici e popolari dell'originale.
Bisogna dire che il gioco è volutamente scoperto. Si sa che si ha che fare con un racconto fantastico e volutamente truccato per meravigliare ed emozionare. Si accetta quindi volentieri la sospensione dell'incredulità e le forzature narrative. Tanto più che si tratta di un'opera visivamente e tecnicamente di prim'ordine. Il film è girato quasi tutto in studio con luci artificiali e usando la tecnica dei fondali dipinti. Nonostante ciò si ricrea con grande fascino la luce e l'atmosfera dell'oriente. Considerando l'epoca si può non rimanere meravigliati e ammirati. Merito soprattutto dei fratelli Korda, che hanno fatto veramente un egregio lavoro. Notevoli anche le musiche di Rozsa.
Presa appunto come storia fantastica d'intrattenimento dà tuttora divertimento e piacere alla visione.