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LA LUPA regia di Gabriele Lavia

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ferro84     4½ / 10  17/02/2008 11:07:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da sempre il cinema italiano vede il sesso come qualcosa di sporco e morboso e per quanto Tinto Brass possa essere criticato, di sicuro il suo cinema ha centrato uno dei grandi limiti, classico poi, di una cultura cattolica.

Premessa che serve a capire come mai tanta attenzione per una novella verghiana di nemmeno 4 pagine.
La lupa parla della passione sessuale in un epoca in cui la repressione femminile era la missione di vita di uomini e Chiesa,
Il film in questione enfatizza troppo il ruolo della "lupa", la Guerritore è un'attrice splendida ma in questo ruolo la trovo decisamente eccessiva.
Il problema di fondo risiede nella sceneggiatura del film che cade nel clichè che poi fa travisare il film.

LUPA= NINFOMANE e si perchè Lavia ce ne parla come un'assatanata di ca....:) e permettetemi di dire che non era intenzione di Verga dipingere questa donna in questo modo, la passione sessuale era uno sfondo, una condizione più ampia di una donna emarginata e quasi imbrutita.
E' vero che in 4 pagine Verga non è che abbia potuto dire molto ma se ci si avvicina in modo maturo a una simile novella è necessario poi delineare la psicologia del personaggio in modo più complesso piuttosta di dipingerla come un animale.
Paradossalmente si finisce che film guarda e descrive la lupa con gli stessi pregiudizi che la società aveva verso di lei invece di descrivere una società tanto dolorsa come quella verghiana.