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IL BRACCIO VIOLENTO DELLA LEGGE 2 regia di John Frankenheimer

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Boromir     7 / 10  14/05/2023 15:18:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Interessante seguito del capolavoro da Oscar di William Friedkin, girato da un professionista di polso quale fu John Frankenheimer. Anziché riproporre l'esplorazione pseudo-documentaristica della routine di una polizia abrasiva tanto quanto i narcotrafficanti allestita da Friedkin, il sequel si concentra maggiormente su un Popeye Doyle ormai alla deriva morale, incarognito da un gretto senso dell'umorismo e talmente alienato dalla propria ossessione per la nemesi da sembrare quasi una caricatura del personaggio precedentemente conosciuto.
Gene Hackman, accentua la caratterizzazione noir della performance, tratteggiando con trucida scontrosità la rotta di collisione tra Doyle, lo shock culturale dell'americano reazionario in terra straniera, e la tossicodipendenza. Le lunghe sequenze di lotta contro l'astinenza assumono l'aspetto di una katabasis, e trasmettono un retrogusto epico a un racconto che, rispetto al prototipo (ispirato a fatti realmente accaduti), rischiava di scadere nella piattezza di un canonico revenge movie.
La regia di John Frankenheimer si distingue dal predecessore per i più evidenti echi melvilliani, ma si dimostra all'altezza di Friedkin quando deve mostrare attenzione per il ritmo serrato innovativo (i background televisivi dei due registi sono praticamente sovrapponibili) e per la rappresentazione squallida dei bassifondi marsigliesi. Un esempio del valore di questo dittico (e della mai fino in fondo valorizzata maestria di Frankenheimer) ci viene dato ancora una volta da una scena d'inseguimento, quello finale: una strepitosa sequenza di montaggio che interseca soggettive, panoramiche e close-up con rantoli affaticati a fare da tappeto sonoro.