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IL VENTO CHE ACCAREZZA L'ERBA regia di Ken Loach

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Marx     8½ / 10  10/11/2006 15:24:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bellissimo, Ken Loach raramente sbaglia un film. E' molto impegnativo ma è fatto benissimo; io l'ho visto 3 mesi fa in Francia in lingua originale, e si può apprezzare l'ottima intepretazione dei due ragazzi. Bella pure la trama, abbastanza articolata ma non troppo, su uno sfondo di un irlanda lacerata, che culmina nella contradizzione assurda di una guerra fratricida.

Andatelo a vedere ;)
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  14/11/2006 02:19:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusa non è per innescare polemiche ma un confronto tra due posizioni differenti.
Penso che il film di Loach sia didascalico, conciliatorio, a tratti inutilmente compiaciuto (le scene delle torture, la violenza magari reale degli inglesi), e un tantino ruffiano.
Le vicende dei due fratelli mi hanno dapprima impressionato (ripeto i primi 20 minuti sono strepitosi), poi annoiato, e infine infastidito per la loro pretesa demagogica.
Per Loach è tutto rosso o nero, infatti gli inglesi crudeli da una parte e gli irlandesi dall'altra: per fortuna non forza la mano sull'eroismo, che comunque era il perno del bellissimo (quello sì) "terra e libertà"
Poi posso ripensare a tutte le guerre di Resistenza che voglio al paese prima unito e poi diviso (come insegna la nostra storia italiana), pero' è tutto così piatto, freddo, privo di riflessioni...
la storia non è SEMPLICEMENTE quella che ognuno conosce e vede, ha bisogno anche di un'analisi profonda e in questo film non la vedo, forse anche perchè siamo distanti dal comprendere le ragioni e le lotte e il dramma degli irlandesi: in questo senso parlavo di "ecumenismo" perchè è imperdonabile - come secondo me ha fatto Loach - fare un film pensando al proprio pensiero etico, e ancor di piu' cercando di riflettere su certe immagini contemporanee (la guerra in iraq, le carceri di abu ghraib, guantanamo, etc.).
Il punto è che secondo me il film volta continuamente pagina, senza soffermarsi su temi che avrebbe dovuto analizzare meno superficialmente (la complicità borghese, per es. o per esempio l'esecuzione di quel ragazzo "che ha fatto la spia" poteva essere una riflessione sulla brutalità della propria ehm missione senza procurarci quel senso di frustazione per doverci noi sottrarre - da spettatori - alle vicende del film e capire che non tutto cio' che è logico fare è logico comprendere nelle sue ragioni
Marx  17/11/2006 15:02:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
guarda, capisco il tuo punto di vista. Ma secondo me la scelta di non soffermarsi troppo su alcune cose (che meriterebbero sicuramente un trattazione approfondita) è una scelta del regista, che io personalente condivido. Non lo vedo come un film storico di cui fare l'analisi; la storia secondo me deve essere spiegata dalle azioni dei protagonisti stessi, dalla situazione assurda che si viene a creare e da immagini che possono sembrare forti, ma risultano efficaci, almeno secondo me.
Si tratta di una scelta, o approfondire nel dettaglio la questione, o lasciare che la narrazione stessa faccia da analisi: insomma le immagini stesse, la loro forza deve spiegare, lasciando il compito allo spettatore di intepretare. Io la vedo così ;)
Steiner  17/09/2007 14:39:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
la violenza magari reale è stata proprio reale.