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GRIZZLY MAN regia di Werner Herzog

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     9 / 10  19/11/2007 16:00:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Opera estremamente affascinante e molto coinvolgente, un documentario che attraverso immagini bellissime di una una natura selvaggia e rigogliosa presenta la storia di Timothy Treadwell, eccentrico ambientalista che per tredici estati visse a stretto contatto con i grizzly dell'Alaska per poi finire divorato, insieme alla fidanzata Amy Huegenard, dai plantigradi che tanto amava.
Herzog, come spesso ricorre nella sua filmografia, presenta un personaggio controverso e fuori dagli schemi, che tramuterà la sua passione più grande in un'ossessione devastante e distruttiva che lo porterà all'inevitabile tragedia.
Il divertente e simpatico Tim che ci viene presentato inizialmente, animato dalla forte volontà di tutelare una specie in pericolo, muta con l'andare della pellicola, l'uomo si trasforma in un fanatico esaltato, convinto di essere il protettore degli orsi dalla follia distruttiva dell'uomo ed in particolar modo dei bracconieri (che risulteranno fenomeno rarissimo nella zona).
L'alienazione di Timothy dal mondo civilizzato avviene in maniera graduale ma inesorabile, le brutture della società moderna sono lontanissime, Tim si trova a suo agio in mondo che non gli appartiene, che non richiede la sua presenza, la sua utopia di diventare a sua volta un orso è ben riportata e sottolinea l'incapacità di Tim di relazionarsi con il mondo degli uomini, un mondo che ha vissuto sempre ai margini, come un reietto, dedito all'uso di droghe ed alcol per fuggire da una realtà con la quale non riusciva ad interagire.
Il regista utilizza simbolicamente Treadwell ed il suo (bellissimo)girato al fine di presentare l'indifferenza della natura e la sfida pericolosa ed inutile per tentare di piegarla ai propri voleri, praticamente un paradosso se accostata ai principi iniziali di Treadwell che confermano le contraddizioni che albergavano in quest'uomo.
Herzog esprime il proprio parere, narra e appare direttamente nella pellicola, condivide alcune idee altre le boccia, il suo lavoro è comunque sempre delicato, preciso e non influenza lo spettatore.
Treadwell viene ricordato da amici, parenti, collaboratori, ma anche da gente che non comprendeva il suo operato, questo sempre in maniera garbata e mai eccessivamente enfatica, basti pensare che Herzog tralascia volutamente di mostrare le foto dei corpi smembrati e di farci sentire il sonoro di quei drammatici minuti che significarono la fine per i due ambientalisti.
Il regista è fondamentalmente poco interessato dalla storia che ci presenta, il suo è un modo per dimostrare la potenza della natura e l'istinto di sopravvivenza estremamente feroce che rende illusorie le aspettative di Tim ed ovviamente la sua angosciosa ed innaturale fuga dai suoi simili.
Veramente bello, mai noioso, con una bellissima colonna sonora, un lavoro eccellente di un autore assolutamente da consigliare a chi non lo conoscesse.