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GRIZZLY MAN regia di Werner Herzog

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ULTRAVIOLENCE78     9½ / 10  19/10/2007 00:07:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Signori, leviamoci il cappello e inchiniamoci al cospetto del maestro Werner Herzog.

Questo documentario è di una intensità unica, ma è anche un pugno nello stomaco.
L' unicità dell'esperienza di un uomo, che ha deciso di abbandonare la "crudele" civiltà degli uomini per intraprendere una nuova vita a contatto con la natura e gli orsi, viene utilizza da Herzog per trasmetterci il suo pensiero lucido, amaro e disincantato sull'esistenza dell'uomo.
Timothy Treadwll aveva preferito al mondo dei suoi consimili, considerati vili, e spietati, quello armonico e sereno degli orsi. Ma proprio su questo punto interviene lo sguardo impietoso del regista, che invece si sofferma su altri aspetti della natura, mostrandocela come una realtà caotica, conflittuale ed animata da un primordiale istinto famelico di sopravvivenza.
Herzog, tuttavia, non giudica la scelta di vita di Timothy, che anzi viene ammirato per il fatto di aver trovato la giusta dimensione per la propria esistenza (egli, pur consapevole dei rischio e dei pericoli cui andava quitidianamente incontro, aveva coscientemente deciso di intraprendere questo nuovo modus vivendi, perchè più adatto alla sua intima natura). Il regista si limita a esporci il proprio punto di vista, il quale fa da contraltare a quello del protagonista: l'uno guarda alla realtà (sia a quella dell'uomo che a quella della natura) come a qualcosa che tende alla disgregazione ed al disfacimento; l'altro tende idealizzare il mondo degli animali, ravvisando in esso qualcosa di armonico che viene perpetuamente minacciato e contaminato dalla "bestialità" dell'uomo. Purtroppo l'epilogo di questa vicenda esemplare sembra dare ragione al cineasta tedesco.

Film dall'impatto visivo devastante.
Straordinario il tema musicale di Richard Thompson.
Invia una mail all'autore del commento wega  03/09/2009 18:22:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Accidenti, allora forse dovrò ritoccare il mio "se spirituale=>essenziale", conoscendo Herzog, e se il film è davvero così magnifico. Comunque, mi sto dando a Herzog. Già.