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BALLO A TRE PASSI regia di Salvatore Mereu

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kafka62     5½ / 10  02/02/2018 13:37:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' sorprendente come, a più di mezzo secolo da La terra trema, sia necessario ricorrere ai sottotitoli per rendere comprensibile il dialetto usato ancora oggi in via esclusiva in alcune regioni d'Italia. Ballo a tre passi, proprio per questo suo essere un film-limite (almeno dal punto di vista linguistico e antropologico), ha un sapore arcaico, ancestrale, nonostante che tutti i quattro episodi di cui è composto siano ambientati ai giorni nostri. Salvatore Mereu è infatti, come altri giovani registi italiani venuti fuori negli ultimi anni, preoccupato in prima istanza a restituire fedelmente e a rendere credibili luoghi, situazioni e personaggi che sono a due passi da casa nostra (in questo caso la Sardegna rurale) ma che sembrano appartenere ad altre epoche o continenti. Come a dire, non c'è bisogno di assistere alla proiezione di un film di Kiarostami o Makhmalbaf per entrare in contatto con individui che sono tuttora lontani anni luce dalla soglia della modernità. In quattro episodi intitolati alle stagioni assistiamo così all'incontro inedito di mondi diversi e apparentemente inconciliabili, incontro che fa scaturire altrettante epifanie: i ragazzini che scoprono il mare e il pastore che per la prima volta fa l'amore con una donna, ma anche (invertendo in questo caso la direzione, e cioè passando dal mondo civilizzato a quello contadino) la suora che si reca ad assistere al matrimonio della sorella nel paese natio. Sebbene non vi sia nulla di particolarmente nuovo e originale dal punto di vista cinematografico, e anche la sceneggiatura sia quasi assente, i personaggi vengono collocati abbastanza bene "in situazione" e hanno un innegabile sapore di verità e di autenticità. A dissipare poi eventuali dubbi sul valore prevalentemente documentaristico del film, il regista conclude l'ultimo episodio con un tocco surreale alla Fellini, in tal modo dimostrando di saper spaziare con disinvoltura attraverso diversi registri stilistici.