wega 7½ / 10 18/04/2008 14:01:16 » Rispondi Tre episodi deliranti di tre registi diversi, e questo si sa. Il primo è tutto sommato abbastanza ben ricostruito scenograficamente ma ha una ridondante narrazione della voce fuori campo. Per il secondo non ho capito dove il regista volesse andare a parare precisamente, il tema del doppio o della identificazione sul prossimo in questo caso l'ho trovato del tutto schematico nella struttura. Senz'altro il più riuscito dei tre è l'episodio diretto da Fellini, anzi sembra proprio la pellicola sia stata commissionata principalmente per lui, che non ha fatto alcuna fatica nella trasposizione del racconto tanto è vicina e affina al suo modo di fare cinema di fine anni '70. Il delirio di un attore inglese che cercherà di fuggire, inutilmente (dalla realtà o dalla finzione del cinema?), in tutti i modi, una corsa in macchina, labirintica, piena di ostacoli, curve e strade a senso unico. Non mi è piaciuto molto, nella maggioranza dei casi, il suo stile estremamente onirico del suo secondo itinerario artistico, ma questi 45 minuti sono davvero eccezzionali, credo rispecchi più di altri film del regista romagnolo, il cinema che Lynch poi ci ripresenterà prendendone spunto.