elio91 6½ / 10 06/02/2013 » Rispondi La Londra degli invisibili raccontata con sobrietà da Frears... forse troppa. Il film in qualche misura vuole spingere troppo sull'emozionale risultando spesso patetico proprio quando si passa a parlare della vita degli immigrati; d'altro canto non so se per una questione di insensibilità o forse perché bilanciate male, le scene di umiliazione quotidiana subite da Okwe e soprattutto Senay non mi hanno colpito quanto avrebbero dovuto, e parliamo di abusi anche sessuali pesantissimi. Ma forse la delusione parziale di un thriller carino sta tutto in quei primi minuti che fanno presagire troppo: un inizio al cardiopalma (ehm...), con la scena del water e del cuore da antologia. Poi qualcosa si inceppa nel meccanismo: prova ad essere un thriller di denuncia ma a parer mio la fusione non è riuscita del tutto e risulta almeno sul primo versante un pò insipida, oltre che in larga parte prevedibile e senza scossoni emozionali degni di tal nome. Ottime le interpretazioni, specie Audrey Tatou che per motivi sconosciuti mi è sempre stata antipatica ma è impossibile non notare la sua bravura.