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MARIA ANTONIETTA regia di Sofia Coppola

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Cagliostro     4 / 10  08/09/2011 17:34:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bella la fotografia di Lance Acord, favolosi i costumi premio oscar di Milena Canonero, eccellenti i decori di Veronique Malery, notevole la direzione artistica e la cura dei set di Pierre Duboisberranger, anche la regia si Sofia Coppola non è malvagia, ma il film dov'è? e soprattutto perché Sofia Coppola si ostina a scrivere sceneggiature?
Abitualmente un autore che fa un flop, difficilmente ha una seconda possibilità, ma questo non è il caso della figlia del grande Francis Ford Coppola, che continua a collezionare insuccessi clamorosi senza cercare di correggersi o di redimersi (se Maria Antonietta è stato il primo e più doloroso, Somewhere non è stato da meno, per non parlare della serie televisiva Platinum, che è stata vista da qualche decina di persone, ossia dall'intera famiglia Coppola).
E' vero che il precedente successo regalatole da Lost in Translation poteva averle montato la testa (un film costato circa 4 milioni di dollari ne ha incassati oltre 40), ma non abbastanza da affidarle l'intero incasso del film precedente per far fronte a un budget di 40 milioni , quello appunto di Marie Antoinette, che poi ne ha incassati poco meno di 16 (e malgrado il clamoroso e meritatissimo insuccesso di Marie Antoinette la Coppola è ritornata alla carica con Somewhere che la giuria di Venezia ha preferito anche a Black Swan, ma che, costato circa 9 milioni di dollari ne ha incassati meno di 2).

Ma veniamo al film.
Tecnicamente, come premesso si tratta di un lavoro validissimo, che però difetta, e scusate se è poco, proprio nella sua componente principale, ossia difetta di scrittura cinematografica. Nel proprio delirio di trasformare Maria Antonietta in una teen ager americana, Sofia Coppola ha dimenticato di scrivere un film. E così lo spettatore si trova di fronte a un'infinita sequela di scene uguali a loro stesse, senza nessuna progressione narrativa, senza nessun cambiamento di valenza, senza nessuna alternanza. il risultato è che i personaggi sono mal caratterizzati e privi di qualsiasi spessore. la narrazione è fredda, statica, noiosa e prolissa, completamente incapace di instaurare un qualsiasi legame empatico con i personaggi, neppure con la protagonista. Il film non trasmette emozioni, non rende partecipi, non commuove né indigna. E' un qualcosa di assolutamente lontano, che vuole farsi ammirare senza però appassionare.
Assurdo il tentativo di riscrivere la storia con gli occhi di una giovane di oggi e per giunta americana e non europea. Un risultato catastrofico prodotto esclusivamente dall'incapacità di scrittura dimostrata dalla Coppola in sede di sceneggiatura.
Se il re di Francia avesse saputo quale servigio gli avrebbero riservato gli americani un paio di secoli più tardi, realizzando questo film, forse non avrebbe finanziando la guerra di indipendenza americana contro l'Inghilterra, le casse regali non si sarebbero svuotate, il popolo non avrebbe avuto fame e la sua nobile testa non si sarebbe mai separata dall'altrettanto nobile collo.
Inconcepibile anche la trasandatezza del presentare scritte in inglese anziché in francese e poi sottotitolarle.
La regia, inoltre, per quando artisticamente valida e ben confezionata (e ci mancherebbe altro!) risulta una sequela di riproduzioni di opere d'arte più o meno celebri che hanno abbandonato la staticità dell'immagine dipinta per sviluppare la dinamicità cinematografica. apprezzabile esercizio di stile, ma fondamentalmente poco creativo.
Che la Coppola torni a fare l'attrice, che faccia pure la regista, ma che si faccia scrivere le sceneggiature da autori competenti e capaci, rinunciando a qualsiasi altra presunzione autoriale.