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LE FOLLIE DELL'IMPERATORE regia di Mark Dindal

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hghgg     7½ / 10  04/07/2016 15:43:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rivisto nel week-end, è proprio bello, più di quanto ricordassi.

Uscito nel 2000, in un periodo di rinnovamento per la Disney che cercò all'epoca di uscire e distanziarsi dal canone ormai abusato del Musical, stile che aveva dettato legge nell'animazione americana per oltre un decennio, con risultati altalenanti; l'ultimo era stato "Tarzan" l'anno precedente, la vetta "Il Re Leone", il peggiore "Pocaonthas" tutta la vita.

Arrivati al nuovo millennio quelli della Disney hanno cominciato a sperimentare nuove soluzioni, stili un poco diversi, sia in opere più "ambiziose" e "serie" ("Atlantis" un poco sottovalutato e decisamente poco cacàto) che in altre molto più leggere e dirette; anche qui con risultati altalenanti.

Mettendo da parte l'inutile sequel di "Fantasia" (inutile si però visto che l'hanno fatto me lo tengo pure dai) si passa dal pessimo "Dinosauri" versione brutta de "La valle incantata" al dignitosissimo "Lilo & Stitch" film più che discreto che regala anzi al pubblico forse l'ultimo grande personaggio e l'ultimo film Disney degno di questo nome (riserva su "Il pianeta del tesoro" che ricordo poco)... Vabè si si, prima di "Zootopia" ho capito, nun me rompete.

E di questa "fase" Disney per me il film più riuscito è proprio questo "The Emperor's New Groove" (titolo originale imbattibile ragazzi).

La Disney collabora con autori facenti parte della Warner Bros e si vede. Viene adottato qui uno stile puramente comico, una comicità grottesca e surreale con gag corporali e dialoghi assurdi e sopra le righe, scritti con i tempi giusti, azzeccati, il film risulta molto divertente dall'inizio alla fine, si ride tanto e funziona a meraviglia. Ci sono anche i momenti di rottura della quarta parete per accentuare ancora di più la comicità assurda del film.

Niente musical, giusto un paio di canzoni, all'inizio e alla fine (Sting comunque ha fatto in tempo a vincerci un Oscar). Solo tanto ritmo e personaggi e battute esilaranti.

Non posso certo dire che è un film senza difetti: alla fine adotta sempre quelle morali e soluzioni facili e buoniste sulle lezioni di vita, la maturazione, l'amicizia, in tutti c'è del buono e pappappero, tutti quei dialoghi così tra Kuzkco Lama e Patcha, il finale scontatissimo, fanno un po' due palle; il bello però è che occupano poco spazio nel film, quasi tutto incentrato su una comicità straripante e quindi bene così.

Izma è quasi una degna erede dell'Ade di "Hercules" cattiva da operetta, totalmente e assolutamente comica dalla prima all'ultima scena. Kronk un personaggio devastante, motore assurdo-comico principale del film. Una coppia di cattivi meravigliosa; non che Kuzco e Patcha non creino situazioni demenziali da rotolarsi dal ridere eh, anzi.

Bello vedere la Disney puntare su un film comico più vicino alla WB che a loro.

Interessante anche il cast del doppiaggio italiano: il bravo duo comico Luca e Paolo si occupa di doppiare rispettivamente il protagonista Kuzco e il mitico Kronk. Paolo è bravissimo, un fiume in piena (il personaggio aiuta, certo) Luca in quanto a doppiaggio se la cava meno bene ma la sua esperienza come comico permette comunque al personaggio di funzionare bene, viste le molte gag e battute Bizzarri riesce comunque a contribuire nello strapparti parecchie risate.

Adalberto Maria Merli ottimo doppiatore nei panni del contadino Patcha e poi un'istrionica e irresistibile Anna Marchesini, solito talento vulcanico, nei panni dell'esilarante cattivissima Izma caratterizzata alla grande dall'attrice e comica ex Trio (con Lopez e Solenghi, quest'ultimo, curiosamente, grande doppiatore italiano di Scar, quell'immenso villain che no, non faceva ridere per niente...). La Marchesini poi non era alla prima esperienza di doppiaggio. Anzi, nei primi anni '80 divenne la doppiatrice di Judy Garland in varie riedizioni dei suoi film "Il Mago di Oz" compreso, nientemeno.

Ne esce un film comico al 100%, vulcanico, a volte surreale, comicità semplice ma sempre perfettamente funzionale. Forse troppo particolare per interessare i più piccoli e forse spiazzante, per quello che era stata la Disney fino soltanto all'anno prima, per attirare quelli un poco più grandi. Fu un discreto flop d'incassi, come molti Disney di quel periodo. Ma resta un gioiellino da riscoprire.

Fu un triennio, quello 2000-2002, di discreta e particolare versatilità per la Disney, fruttò prodotti di discreta qualità nel complesso oggi considerati spesso minori se non del tutto finiti nel dimenticatoio. Un breve periodo da riscoprire. Poi dopo il 2002 la mia memoria ha un periodo di buco con la Disney per poi tornare a galla circondato da irritanti grattacheccare, sorelle logorroiche e una CGI inguardabile.

A questo punto scateniamoci con "The Emperor's New Groove"

"Mi spiace nonnetto ma hai rotto il ritmo dell'imperatore" "Scusateeeeeeeeee..."

Ps: la scena nella locanda ha dei tempi comici e un ritmo meravigliosi, scritta e animata proprio bene. Fa morire dal ridere. Kronk devastante.

Proprio bellino.
adrmb  04/07/2016 16:17:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, sì, sì, quoto anche le virgole, rimane il film Disney più bello da vent'anni a questa parte probabilmente, tempi e personaggi ispiratissimi. E pensare che doveva essere l'ennesimo musical melenso, e chiamarsi 'Kingdom of the sun' (con altre canzoni di Sting, naturalmente scartate) XD Rielaborazione de 'Il principe e il povero', progetto scartato dalla dirigenza che osservava gli incassi non esaltanti del Basso Rinascimento. Poi per fortuna è diventato quel che è diventato, cioè un gioiellino, uno dei più particolari film Disney di sempre.

(Ah sì, il sequel di 'Fantasia'... inutile, quanto lo detesto, mamma mia)
hghgg  04/07/2016 20:19:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si ho letto, c'erano un sacco di canzoni di Sting e doveva essere tutt'altro film ma la produzione durò sei anni e alla fine diventò quello che diventò, fortunatamente. Gioiello comico davvero niente male.

"Fantasia 2000" non è nemmeno brutto poi ma, a parte il confronto impietoso, è proprio inutile...
adrmb  04/07/2016 20:56:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti sei sparato la pagina del Compendium, n'è? :D

Guarda, allora; io del sequel apprezzo il fatto che negli intenti cerchi di legarsi al desiderio originario di Walt di farne uno spettacolo in continua evoluzione, da riproporre frequentemente al cinema con l'aggiunta di nuovi segmenti, ma a mio avviso la realizzazione lascia a desiderare, perché non è stato proprio colto, se non a sprazzi, il genio del primo capitolo. Hanno puntato fin troppo sull'enfasi, con temi e immagini maestose... che però di fatto non lasciano nulla, dopo il primo secondo di stupore (e poi con me subentra sempre il non gradimento per la colorazione digitale, come tu ben sai). Il connubio musica-animazione l'ho trovato altalenante, salvo nel brevissimo sketch del fenicottero con lo yo-yo sullo sfondo di Saint-Saens, brillantissimo nella sua "umiltà".
hghgg  04/07/2016 21:34:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Già, musiche sempre grandiose, le immagini questa volta meno e così la loro "coabitazione". Pure i disegni a me paiono meno belli anche se non ho nulla contro la colorazione in digitale come sai. No, il genio del primo capitolo è lontanissimo, è ovvio.