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DIETRO LA PORTA CHIUSA regia di Fritz Lang

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Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma     8 / 10  08/01/2013 21:54:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una delle più stupefacenti regie di ogni tempo rende indimenticabile un plot dai rimandi psicoanalitici, servito da una sceneggiatura a tratti ridondante. Lang crea una tensione sottile e sempre più morbosa, utilizzando al meglio la fotografia contrastata di Stanley Cortez (tra i più grandi), affidandosi ad ogni sequenza a tecniche visive del muto che lasciano senza fiato.

Un caso da manuale di ossessione omicida e, come spesso nel noir, l'amore non è salvifico e puro, ma carico di ambiguità morale. Il finale, infatti, è assai meno accomodante di quanto possa sembrare.

La voce off è spesso fastidiosa, tanto è sublime la regia. In definitiva un dramma gotico che può deludere chi non è avvezzo all'analisi della sintassi cinematografica, ma che esalta gli occhi di ogni cinefilo, il quale può gustarsi un'ora e trenta di impareggiabile gusto estetico. Onirico.
InvictuSteele  09/01/2013 16:09:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
FILMONE, Lang è un genio