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LA STRADA SCARLATTA regia di Fritz Lang

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Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma     9 / 10  08/01/2013 01:12:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La glaciale regia di Lang rapisce l'occhio all'esteta, l'interpretazione immensa di Edward Robinson (ma che attore è stato?!!!) svela tutte le pieghe di un uomo fallito, e la cadenza drammaturgica ad orologeria stordiscono. Un noir dell'anima, senza poliziotti o gangster, che ritrae il fallimento di un triangolo d'inganni e menzogne a causa della meschinità, della pochezza o (nel migliore dei casi) dell'ingenuità delle persone.

Lang utilizza al meglio una sceneggiatura che vira al melò per raffigurare la deriva di personaggi sconfitti, giocando con l'attesa dello spettatore e rimandando continuamente l'omicidio. Il saper attendere (abituati al martellante ritmo del cinema di oggi) ripaga di un finale magistrale e amarissimo, che getta non un velo ma un macigno di pessimismo sulle pulsioni umane, sul lato distruttivo dell'amore e sulle beffarde conclusioni della giustizia.

Lang non rinuncia ad interrogarsi sul senso della pena di morte, con una capacità unica nell'istillare dubbi senza nessun accenno di maniera o predica moralista.

Di grande suggestione espressionista le sequenze finali.