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LA STRADA SCARLATTA regia di Fritz Lang

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amterme63     8 / 10  07/07/2011 19:38:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Splendido film. Anche per "La strada scarlatta" vale lo stesso discorso di fondo fatto per "La donna del ritratto", solo che in questo film i temi sono più espliciti e meno velati.
Intanto non si parla di sogno ma di vera e propria realtà (anche se ovviamente "finta").
Ne "La strada scarlatta" il valore della famiglia è messo più direttamente in discussione e diventa chiaro e palpabile perché si tenti di evadere dalle situazioni "imposte" e di routine e si cerchino delle evasioni e delle alternative.
Il mestiere di prostituta che svolge la bella donna fatale è messo più chiaramente in luce (anche se non proprio in maniera aperta). Inoltre il suo ruolo non viene idealizzato come in film precedenti di Lang, infatti la bella eroina di facili costumi qui rimane attaccata al suo "magnaccia" e gioca cinicamente con la sua preda, senza farsi troppi scrupoli.
Il film poi contiene una critica abbastanza netta, anche se indiretta, alla pena di morte. Si rappresenta chiaramente che è facilissimo (e possibilissimo) sbagliare e mandare a morte un innocente.
Ovviamente non si poteva permettere che un crimine di gelosia e tradimento (anche se commesso dall'eroe) passasse impunito. Come succede spesso nel cinema classico, ci si affida alla "giustizia di riserva", cioè al rimorso, al senso di colpa, all'autocondanna. Questo ovviamente fino a "Crimini e misfatti" di Allen, che segna la fine definitiva di questo tipo di convenzione del cinema classico.
Bravissimi Joan Bennet e Edward Robinson. Grande maestria da parte di Lang.