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UNA DOMENICA D'AGOSTO regia di Luciano Emmer

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8 / 10  11/10/2006 01:46:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Domenica d'agosto", tappa fondamentale del cosiddetto neorealismo rosa (è giusto inserire anche il delizioso "sotto il sole di Roma" di Castellani nello stesso filone, oppure no?) e probabilmente il punto piu' alto raggiunto da Emmer, insieme al successivo "le ragazze di Piazza di Spagna", nel cinema.
Il cinema nazional-popolare di Emmer riesce ad essere socialmente impegnato anche nella sua sublime leggerezza (si pensi ai parametri delle spiagge per ricchi, e quelli per poveri) in un'Italia del dopoguerra che vive, dopotutto, con la semplicità faticosa delle piccole gioie ritrovate.
Memorabile la famiglia di Ave Ninchi, chiassosa e caciarona come nella vera vitalità romanesca, vere e proprie perle di comicità ruspante.
Per il resto, c'è anche una lieve amarezza, che si colora del piacere squisito di raccontare "come erevamo" senza eccessivi pietismi, e con un senso ludico e inebriante di amore per la vita