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CHILDREN OF MEN - I FIGLI DEGLI UOMINI regia di Alfonso Cuarón

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piernelweb     7 / 10  10/03/2007 23:03:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Inghilterra 2027. Il conto alla rovescia verso l'estinzione della razza umana è oramai iniziato: nessuna nuova nascita da oltre 18 anni sul pianeta terra, la nuova civiltà multirazziale è in preda ad un conflitto etnico e ideologico. Cuarón reduce dal terzo capitolo di Harry Potter, gira un film che in molti hanno correttamente definito di "fantacoscienza" piuttosto che di fantascienza, grigio e degradato, in un futuro inquietantemente vicino e famigliare nell'aspetto, che rinuncia a fascinose ma distanti ambientazioni notturne (alla Blade Runner o alla Strange Days per intenderci), fatto di guerra globale senza soluzione di continuità. Se alcuni elementi non sono sufficientemente sviluppati e sopratutto nella prima parte la narrazione è ingenua e troppo ortodossa, bisogna riconoscere al regista messicano un certo mestiere: le lunghissime sequenze a macchina in spalla che inseguono il protagonista Theo sono prodigiose e l'apocalittico finale è convincente. Il mediocre doppiaggio (la voce della neo-"*******" Kee è insopportabile) è contrappesato da un'interpretazione in generale di buon livello (Owen e Caine in particolare). In definitiva dal romanzo di P.D. James Cuarón ricava una pellicola imperfetta ma significativa, efficace nel ravvicinare la devastazione del futuro globale alla preoccupante deriva politica e sociale figlia dei nostri tempi.