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INLAND EMPIRE regia di David Lynch

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Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma     10 / 10  19/02/2013 00:42:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un capolavoro epocale.

Superando quando già fatto con Lost Highway e Mulholland Drive, Lynch offre al pubblico un'esperienza sensoriale unica (paragonabile per certi versi solo a 2001 odissea nello spazio), per come esclude qualsiasi possibilità di narrazione lineare affidandosi alla potenza evocativa di immagini, suoni, dialoghi, sospiri, per creare mondi paralleli che si uniscono come in una sinfonia.

Senza compiacimento, disonestà autoriale o furbizia commerciale, il film è un esperimento irripetibile (un'eventuale nuovo film come questo sarebbe solo maniera), che porta il cinema un passo avanti su tutti i campi: narrativo, visuale e di genere. Un prodotto rivoluzionario quindi, ponte tra le avanguardie e somma del bagaglio culturale del consumatore di cinema (abbiamo infatti in mix di noir, melò, drama, grottesco).

Un cubo di rubik mettere i tasselli delle sotto-trame sotto un'unica boccia di vetro. Lo scarto verso una fruizione il più possibile intima e personale, sensoriale, è il modo migliore (e giusto) per godersi Inland Empire in tutta la sua potenza.

A differenza del più lineare Mulholand Drive, qui infatti il "messaggio" (volendo valutare ogni film anche per l'intrinseco valore intellettuale o morale) è fine a se stesso, proprio perché le storie raccontate si alimentano e si annullano, sottraendo o aggiungendo sempre una domanda, una sensazione, un'ipotesi. Un cinema, quindi, davvero unico ed inimitabile.

Lynch oltre l'infinito.