caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

INLAND EMPIRE regia di David Lynch

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
ELY81     9½ / 10  25/06/2007 17:46:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Credo almeno che grazie alla settima arte è stato possibile superare la nota distinzione fra arti spaziali e temporali lessinghiana. Il cinema è principalmente linguaggio per immagini, ma forse l’avvento del sonoro ci ha distratto da questa riflessione che potremmo tuttavia maturare attraverso la visione delle pellicole mute. Con Linch il cinema si potrebbe ridefinire linguaggio per immagini in senso pieno, perché ci troviamo dinanzi a vere e proprie pitture in movimento. Egli percorre una via diversa da altri registi, un percorso indipendente, che lo porta a manifestare appieno la sua creatività. Persino in Inland Empire il digitale diviene il mezzo piegato a introflettere il suo registro stilistico-espressivo. I mezzi impiegati dal regista per raccontare una storia che si potrebbe definire più precisamente un’esperienza visiva, sono quelli che ha impiegato nei precedenti Strade perdute e Mulholland Drive. Trama non lineare, disgregazione e sdoppiamenti di personalità che evidenziano la perdita di certezze circa la propria identità (molto affine al pittore Francis Bacon, con le sue figure deformate e i volti sfigurati), figure premonitrici e veggenti, figure mostruose appartenenti ad un sottomondo che è all’opposto della nostra realtà percepibile e razionalizzabile , corridoi bui e percorsi labirintici che coinvolgono lo spettatore rendendolo attore. È proprio lì che l’incubo di Fussli come di altri “pittori dell’immaginario” sembra trovare il suo gemello in Inland Empire, un sogno senza fine, dove realtà e finzione si intrecciano al punto da non distinguere più entrambi. Inland Empire è la storia di un film maledetto che non è mai stato portato a termine , quindi è il film del film. In una trama quasi inesistente il materiale visivo abbonda(prostitute polacche, sfruttatori, anziani signori, volti sinistri, artisti di circo ed esseri mostruosi con volti da conigli che ogni tanto appaiono) in percorsi diversi attraversati dalla Dern, che figura nei panni dell’attrice protagonista del film, che sembra vivere diverse realtà, costruendo di volta in volta una nuova identità. L’ennesimo capolavoro linchiano, conferma che il suo autore, malgrado la sua esperienza dietro la macchina da presa, è rimasto fondamentalmente un grande pittore, ed è lui stesso a dare conferma di ciò.
Marlon Brando  26/11/2007 20:28:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti voglio bene.
ELY81  05/01/2008 00:26:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie per l'affetto ;-)
Invia una mail all'autore del commento wega  08/03/2008 18:35:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'ho preso... non riesco nemmeno a decidermi di metterlo sul lettore..magari non è serata che ne so...forse continuo con "Notorius" la giornata và..
siren  11/07/2007 11:21:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Commento interessante ed evocativo,soprattutto per merito dei riferimenti a Bacon e Fussli.Complimenti Ely!Ho visto Inland Empire ma, pur riconoscendo il genio di Lynch, non sono riuscita a lasciarmi travolgere dal film.Ciao!
ELY81  12/07/2007 23:17:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie siren. E' un piacere rivederti. Io invece sono rimasta assuefatta da questo capolavoro, al punto di rivederlo diverse volte. Mi sembra uno dei suoi quadri che hanno preso vita. Hai mai visto i quadri di Lynch? Io ne ho visto alcuni su una rivista, e somigliano molto a quelli di Francis Bacon. Non smetterò mai di dirlo. E' il Francis Bacon della macchina da presa.Ciao!
siren  13/07/2007 10:20:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non mi è mai capitato di vedere i suoi painting!Proverò a cercarli sul web..Credo di non avere il coraggio di riguardare Inland Empire, anche se mi aiuterebbe ad apprezzarlo meglio...in passato ho tentato di rivedere per la seconda volta Eraserhead ma gli esiti sono stati (prevedibilmente) claustrofobici!Ciao Ely!
Invia una mail all'autore del commento wega  09/03/2008 12:33:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oh ma qua mi sa che è più facile contattare il presidente(cit.)
Comunque...boh, sai spero sia l'effetto valanga della prima visione ma mica mi ha fatto impazzire. Va beh, un saluto ciao.
TART  04/01/2008 13:28:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Ely ho letto solo ora il tuo commento a Inland Empire (con ben 6 mesi di ritardo...) ma è un pò che non faccio commenti e non bazzico più il forum.. Ti dico subito che è interessantissimo e mi trovi perfettamente d'accordo sulla visione che hai tu di questo film e più in generale sul genio che l'ha partorito. Lynch è un artista, non solo un grande regista, un grande artista e ogni qual volta ti trovi di fronte a una sua opera tutti i tuoi sensi sono mossi, crea inquietudine, stupore e domande come solo una grande opera d'arte sa fare. Mi piace molto l'espressione che hai usato "pitture in movimento" perchè rende molto bene l'idea del cinema di david Lynch.
Ti ringrazio per il tuo commento a questo film e grazie della tua disponibilità a confrontarsi e giudicare a pieno un film. A presto
ELY81  04/01/2008 20:09:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bentornato TART!!! E' un vero piacere risentirti dopo un'assenza prolungata. Anch'io, a dire il vero, dovrei darmi da fare per scrivere qualche altro commento, perchè mi sono messa da un po' a bighellonare nel forum. Mi fa piacere che condividi le mie stesse impressioni nei confronti di un regista che amo particolarmente. In effetti, proprio perchè Lynch è in grado di parlare il linguaggio dell'inconscio, non è facile per me commentare un suo film a distanza di qualche giorno, perchè è più difficile esternare le sensazioni provate attraverso ciò che ho definito propriamente "un'esperienza visiva". Questo film mi ricorda molto un altro suo gioiellino in B/N: Eraserhead. Anche il bellissimo The Elephant Man sembra collegarvisi, per il clima di rarefazione dalla realtà e la presenza del mostruoso.
Spero che tu possa rimpatriare al più presto quì. Ti mando un caro saluto e ti auguro un felice 2008.