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INLAND EMPIRE regia di David Lynch

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volodaquila     10 / 10  19/02/2007 13:29:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho aspettato la seconda visione della pellicola nel tentativo, assai arduo, di commentare quest’incredibile impero mentale di Lynch.
Premetto che non e’ cambiato praticamente nulla dalla prima, in primis l’assoluta certezza all’uscita della sala di aver assistito a qualcosa che mai i miei occhi avevano ammirato prima d’ora su uno schermo cinematografico.
E’ inutile girarci intorno, cercare di estrapolare un filo logico e lineare alla sequenza di immagini e suoni che il Maestro ha confezionato non serve a nulla in questo film, che a mio modo di vedere non e’ catalogabile in nessuna categoria dai canoni classici e gia’ prefissati. Forse, e dico forse, sara’ possibile capirci veramente qualcosa (e a questo punto, il suo fascino unico rimarra’ intatto…?) dopo svariate visioni approfondite, ed e’ proprio in questo che lo spettatore immerso nel buio del cinema non dovrebbe incappare, farsi l’illusione di collegare i criptici indizi disseminati nelle 3 ore di Inland Empire.
Lynch riesce a far entrare nel vivo di quello che ritengo il punto piu’ alto e nel contempo di raccordo del suo Cinema precedente, attraverso il confine mai stato cosi labile fra finzione e realta’, con lo spettatore che si immedesima nei protagonisti, come se la telecamera raccontasse e svelasse la parte piu’ profonda dell’inconscio di tutti noi.
Il tutto e’ un rapimento estatico dei sensi che vengono scombussolati, centrifugati e portati al limite delle emozioni che normalmente si provano quando si e’ di fronte allo stato puro dell’Arte, che come da sua caratteristica primaria lascia letteralmente folgorati oppure totalmente confusi e senza un minimo di appagamento.
Non mi metto ad elencare tutti gli aspetti che mi hanno esaltato che mi ci vorrebbero pagine e pagine…

Per ultimo un consiglio spassionato per chi ancora non ha visto il film, e si fara’ prendere dalla voglia non appena questo entrera’ nella top25 (se non sbaglio con questo mio commento..che onore..) : non aspettatevi di poter apprezzare il film se non avete perlomeno assorbito gran parte della sua filmografia, in quanto David Lynch supera se’ stesso e i suoi standard visionari, dipingendo un film che e’ un “mondo apparte” , un’esperienza irriproducibile da sognare e respirare.