Vegetable man 9 / 10 13/02/2007 13:59:24 » Rispondi Fino a che punto il regista può abusare dello spettatore? Questo mi sono chiesto al termine delle tre ore di INLAND EMPIRE. Riproporre gli ingredienti di Mullholland drive (incoerenza temporale e spaziale, componente onirica e via dicendo) su un lasso di tempo così esteso comporta infatti uno sforzo fisico, oltre che psichico, non indifferente per lo spettatore. Sinceramente, non saprei davvero da dove partire per giudicare questo film. Lascia sì forti emozioni, ma non sono nè del tutto positive nè del tutto negative. Non è possibile quindi per me comprendere a fondo se mi è piaciuto o no INLAND EMPIRE: l'unica certezza è che questo film scuote eccome lo spettatore, lo tormenta e sgretola le sue convinzioni, attraverso un impianto visionario abnorme, per via dell'ampio ventaglio di sfaccettature che questa volta Lynch ci propone. Uniamo questa componente alla onnipresenza della Dern, ai giochi di luce e movimenti di camera, alle inquadrature ossessivamente invadenti, ed ecco che prende forma un mirabile gioco oniririco, un vero e proprio trionfo della sensazione e dell'emotività. Al di là dei suoi eccessi, INLAND EMPIRE marchia a fuoco lo spettatore. Con l'evanescente proposta di film attuale, questo è già moltissimo.
goat 13/02/2007 14:00:45 » Rispondi gran bel commento
kowalsky 14/02/2007 01:55:14 » Rispondi Concordo, il migliore forse che ho letto