gerardo 8 / 10 12/02/2007 19:25:08 » Rispondi Inland Empire è l'anti-reality show, dove alla pornografia del dettaglio esistenziale proprio della televisione e del cinema attuali fa da contraltare l'antimaterico labirinto onirico. La realtà viene destrutturata e confusa, trascesa in un continuo alternarsi sui diversi piani della finzione, propria del cinema - e, nel caso specifico, del film nel film che si gira in uno studio hollywoodiano - e ai sogni. L'arrivo, in casa della protagonista Nikki/Susan (una strepitosa Laura Dern), della vicina misteriosa apre uno squarcio nella realtà diegetica che si allarga all'infinito nel prosieguo del film. Il viaggio che Niki compie nella propria coscienza, costantemente sottolineato dalle voci di un "coro" tutto femminile che scandisce ogni sensazione, ogni pensiero, allude/attinge spesso al mondo di Carroll, quasi fosse Niki un'altra Alice nell'inquietante paese dei misteri. Potenza visionaria per un esempio estremo e al contempo classico di metacinema: Inland Empire, "vero come la finzione".
paul 12/02/2007 23:54:39 » Rispondi A Gerà, ma piuttosto daje 1!
gerardo 13/02/2007 18:25:27 » Rispondi Qual è il tuo problema, Paul?
Tuco ElPuerco 13/02/2007 03:08:41 » Rispondi -" pornografia del dettaglio esistenziale " -"l'antimaterico labirinto onirico" -"destrutturata" -"realtà diegetica " (grandioso questo aggettivo.....) -"Potenza visionaria per un esempio estremo e al contempo classico di metacinema"
L'avesse scritto Lynch stesso questo saggio sulla sua opera,avrei anche potuto perdere 10 minuti sullo Zingarelli,ma visto che l'hai scritta tu..... Cerca d'essere piu' conciso e meno petulante,non sei a un esame di cinematografia.
gerardo 13/02/2007 18:24:25 » Rispondi Beh, non è che devo chiedere il permesso a qualcuno per cosa e come scrivere. Se non t'interessa ciò che scrivo, non leggerlo.
Lot 15/02/2007 21:44:50 » Rispondi la prossima volta fai la lectio facilior con 'pera', 'mela' e 'mandarino'...
gerardo 16/02/2007 17:57:05 » Rispondi Scioè... non so se mi spiego: "(...) La dose onirica, folle e geniale del suo cinema, che trova definizione solo nella tautologia: lynchano. INLAND EMPIRE è sì una zona dell'amata Los Angeles, ma soprattutto un idiosincratico impero dei sensi, un locus creativo che partorisce incubi da visione. In questo ultimo capitolo, Lynch getta nella sua anti-materia poetica la diletta Laura Dern...". Federico Pontiggia, Cinematografo.it.
martina74 16/02/2007 11:57:03 » Rispondi ma chettefrega scusa? mi sembra di sognare: cos'è questa fioritura di apologeti dello scriver terra terra? e lascia stare gerardo!
gerardo 16/02/2007 17:51:41 » Rispondi Gh! I fiori te li mando in ufficio? :)
Funeralopolis 13/02/2007 17:19:38 » Rispondi A me sembra sia legittimo usare, nell'analisi di un film, i termini più appropriati, anche a costo di risultare ostici, sempreché non si voglia dare l'opinione nuda e cruda, del tipo "m'è piaciuto, bello, guardatelo, wow". Personalmente m'appassionano di più commenti come quello di Gerardo, commenti che stimolino l'approfondimento, piuttosto che opinioni banali ed evitabili. Ma sono OT, quindi basta così.
paul 15/02/2007 00:23:17 » Rispondi il ns Gerard è l'eccezione che conferma la regola: il suo voto è sincero. Però Gerard vorrei domandarti: che voto darestia "Il Guernica"?