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PRENDI I SOLDI E SCAPPA regia di Woody Allen

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hghgg     7½ / 10  30/12/2015 09:29:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Prendi i soldi e scappa" può essere ritenuto in un certo senso il vero e proprio esordio dell'Allen regista e autore (sebbene l'esordio ufficiale risalga a qualche anno prima) ed inaugura così il primo periodo della sua carriera, quello puramente comico-parodistico che durerà fino al 1975.

Ora, sebbene ritenga personalmente superiore il Woody Allen seconda metà anni '70/prima metà '80, quello delle commedie sofisticate, dell'ironia intellettuale, degli esperimenti meta-cinematografici e perfino drammatico a volte, è innegabile che anche il suo primo periodo abbia dato vita a gemme della comicità e anche questo film è decisamente riuscito.

Nel complesso forse è effettivamente un po' acerbo, ci sono dei momenti vuoti che a me hanno annoiato un poco ma vive di alcune gag semplicemente straordinarie che già mostrano il talento di scrittura comico di Allen così come la sua bravura nell'interpretarle su schermo, con il suo fare nervoso e insicuro e la sua ironia naturale che qui ancora è semplice vettore comico e successivamente diverrà spunto e base per un tipo di comicità più complesso e ricercato.

Qui, ironia alleniana a parte, lo stile è comico al 100% a volte assolutamente surreale, qualche volta demenziale, ma messo in scena con uno stile già personale e che in breve sarebbe divenuto inconfondibile.

Cosa manca ad Allen ? Be, forse questo film è troppo retto unicamente dalla sua presenza scenica naturalmente comica, senza una controparte o una "spalla" davvero all'altezza. Per quella bisognerà aspettare soprattutto il 1973 e la prima collaborazione con Diane Keaton, la perfetta metà, una che veniva appena appena da "Il Padrino" tanto per ricordare che all'epoca era una delle attrici più capaci e versatili sulla piazza.

Senza nulla togliere alla bellissima Janet Margolin, però forse poco "potente" come controparte femminile di uno schizzo nevrotico come Allen. La Margolin comunque è da ricordare anche nei panni della seconda moglie di Alvy Singer in "Annie Hall".

Infine le straordinarie gag che appunto sorreggono il film, ce ne sono di bellissime con cui ho riso rumorosamente. In primis la gag ricorrente degli occhiali rotti è meravigliosa. Poi quella della pistola-saponetta che è protagonista anche della scena finale del film. La fuga dei sei prigionieri incatenati tra loro. Lui nella banda musicale cittadina che suona il violoncello. La rapina con il regista. L'inseguimento della ricattatrice in salotto con una macchina. Le interviste ai genitori mascherati.

Ma soprattutto sono due le gag veramente devastanti del film secondo me.

La prima è quella della prima rapina in banca, quella del mitico bigliettino del "Siete sotto giro". Ecco, quella gag è lunga e scritta a dir poco straordinariamente. Una perfezione e un'armonia comica, anche come regia, che da un quasi esordiente nemmeno ti aspetteresti. Una scenetta surreale semplicemente esilarante, da lacrime per le risate.

Ed ancora con il surreale Allen ci stende successivamente, nella sequenza del colloquio di lavoro di Virgil alla compagnia di assicurazioni. Ecco, questa spiazza... Non me lo aspettavo, prima di cominciare a ridere per 10 minuti, stoppare il film, e svenire sul pavimento sono rimasto attonito per qualche secondo "che cacchio è successo" ? Che invenzione meravigliosa tira fuori Allen ? Lacrime per le risate.

Ecco, nel complesso "Prendi i soldi e scappa" non è un capolavoro e non me la sentirei di valutarlo troppo abbondantemente ma con queste due gag meno di quanto ho dato proprio non avrei potuto dare... Un ottimo film di lancio per Allen, con due gag da storia della comicità e un'ironia che si prepara per fare faville in futuro.

Divertentissimo.