JOKER1926 6½ / 10 15/03/2015 20:48:44 » Rispondi Nel gruppone folto dei film italiani, inerenti al thriller e al giallo all'italiana, si alternavano diverse firme, Luciano Ercoli fu fra questi. In genere sono i titoli a fungere da anticamera circa le produzioni di questo tempo, "La morte accarezza a mezzanotte", è già tutto un programma. Il film, criticamente parlando, appartiene ad una tradizione tipica, lo si evince dalle location, dalla musica adoperata e dalla scannerizzazione di specifici personaggi, a volte persino comici, come il commissario della polizia con uno spiccato accento meridionale.
"La morte accarezza a mezzanotte" parte poi da un plot allettante anche se abbastanza forzato; gli sviluppi dello stesso lasciano porte aperte a qualche fisiologica e legittima critica; insomma ben presto la logica, o perlomeno la realtà della stessa, inizia a barcollare in circuiti strani. Stranezza che attornia ovviamente anche una sceneggiatura ripiena di personaggi discutibili che si inseriscono in scena con una fatalità comica e drasticamente ed eccessivamente chirurgica.
Le roccaforti de "La morte accarezza a mezzanotte", comunque, ci sono e risiedono nel ritmo sinonimo di intrattenimento. Fra le altre note positive, come fatto carpire sopra, si registrano le ambientazioni e le atmosfere molto caratteristiche. Gli ultimi fuochi Luciano Ercoli li conserva per il finale. Una sorta di "Arancia Meccanica" ove la violenza e l'action dominano oggettivamente. Le spiegazioni finali della storia, prassi abbastanza cara a film del genere, aumentano la confusione e il tutto sembra essere un tantino contorto; ma le cose essenziali di determinati film è il percorso e forse un po' meno la destinazione.