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CALVAIRE regia di Fabrice Du Welz

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carsit     6 / 10  29/07/2014 12:39:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Offrire una valutazione netta e univoca per questo film è quasi impossibile.
è un film che non mi è piaciuto nella prima parte, mentre nella seconda mi ha proprio inquietato, mi ha dato fastidio a pelle.
Purtroppo non riesco assolutamente a inquadrarlo come capolavoro, ci sono troppe scene che non hanno un senso chiaro.

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Inoltre il film soffre di 40 minuti iniziali che sono molto noiosi, abbastanza ripetitivi e senza una logica di fondo che aiuti lo spettatore a lasciarlo attento.
Successivamente il dramma esplode in tutta la crudezza, e sono onesto nel dire che un paio di scene mi hanno fortemente disturbato.
Una è sicuramente il taglio dei capelli, che finalmente fa luce sulla deviazione mentale dell'albergatore, mentre l'altra è la cena con "la famiglia riunita", nella quale si cita in maniera chiarissima " non aprite quella porta" ( anche l'occhio che chiede aiuto richiama quello della protagonista urlante del film del 74').
Mi ha disturbato fortemente un elemento: la ricerca ossessiva e disperata di questi matti nel ritrovare un equilibrio fisico-mentale; equilibrio che ovviamente non può essere compreso e\o capito da persone sane di mente.
Equilibrio che va a minare la mente di chi non è folle, e l'aiuto che il protagonista chiede non viene neanche minimamente percepito dai suoi aguzzini, proprio perchè la loro costruzione mentale gli impedisce di provare empatia per la vittima.
é un concetto che mi fa paura, a dirla tutta, dimostra una incomunicabilità con persone che hanno perso il lume della ragione.
Tale concetto è fortemente ribadito nella scena delle sabbie mobili, dove l'anziano signore chieda che venga formulata una certa frase ed il protagonista torturato quasi prova pietà mentre la pronuncia.
Quindi si ritorna all'idea di prima: "loro" non sono cattivi, purtroppo sono vittime che con la loro devianza fanno altre vittime, ma inconsapevolmente.
Partendo da queste basi, il film meriterebbe un voto molto alto.
E inoltre sfoggia una fotografia che riesce a valorizzare le ambientazioni nevose e immerse nella nebbie, che saranno decisive proprio nelle sequenze finali.
Purtroppo molti di questi concetti non vengono affrontati, ma soltanto lasciati intuire allo spettatore, riducendo il film ad un'atipica storia grottesca, con qualche scena riuscitissima e altre che invece risultano essere troppo surreali e inutili nell'economia del film.

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MelissaPercival  11/02/2015 03:43:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh scusa se mi permetto, ma come hanno fatto a disturbarti queste scene, ho trovato tutto noioso!
carsit  11/02/2015 13:34:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film infatti l'ho abbassato di un pò (e me ne dispiace) perchè ci sono un pò di punti morti nella quale il film poteva pigiare il tasto sull'acceleratore.
Non saprei, magari dando più profondità al personaggio protagonista, o magari facendo un pò più luce sulla pazzia....
Insomma, non è un film negativo, purtroppo lo ritengo riuscito a metà.
Beh, non è noioso e in più momenti sa inquietare: questo bisogna concederlo.