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CALVAIRE regia di Fabrice Du Welz

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ferzbox     7½ / 10  21/07/2013 14:51:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi trovo decisamente in difficoltà nel poter giudicare questo film con obiettività.
Il regista Fabrice Du Welz mette in scena una situazione orrida ed agghiacciante,a tratti anche disturbante,sulla violenza che solitamente siamo abituati a vedere nei confronti del gentil sesso,senza trascurare alcuni elementi psicologici che a loro modo riescono a far riflettere sulla psiche contorta di alcuni individui nei confronti di chiunque.
Il protagonista è questo Marc Stevens,il classico uomo che si sente l'animo dell'artista ma senza riuscire a progredire in qualità e popolarità..."condannato" a vivere la sua vita di cantante accontentando un pubblico misero e poco pretenzioso,ma tuttavia affascinato ed ipnotizzato dalla sua figura.
Entra in gioco il principio dei due estremismi.
Da una parte vediamo gente per così dire "ignorante",tra cui anziani,che per spezzare la monotonia della loro esistenza ricorrono a qualcosa di grande...qualcosa come Marc Stevens,che con la sua voce riesce a dare un eruzione di vita a persone che ne hanno dimenticato il sapore,fino a diventare un vero e proprio idolo.
Dall'altra parte vediamo la frustrazione di Marc,completamente asuefatto dalla sensazione di non essere nessuno,dalla frustrazione di sentirsi amato da persone che non vorrebbe facessero parte della sua vita;con unica eccezione,la bella donna in mezzo al paese di "vecchi",bisognosa del suo amore perchè priva di qualunque altro stimolo per poter trasgredire;una donna che allo stesso tempo gli ricorda se stesso.
Quello che ho raccontato sono solo i primi minuti del film,l'analisi dell'uomo che dovrà affrontare il "calvario" che si vedrà successivamente,ma estremamente necessari per percepire al meglio l'angoscia del protagonista una volta entrato nel vivo della vicenda.
C'è un limite di sopportazione abbastanza oggettivo per chiunque,un limite dove qualunque essere umano sarebbe concorde nell'affermare che non si può andare oltre per non impazzire,non cadere in uno stato di depressione acuto o vivere un incubo.
Ho visto che il film viene catalogato nel genere "horror".
Bhè,in un primo momento non ero molto concorde,perchè per genere horror si intendono i classici stereotipi a cui siamo di solito abituati:assassini spietati,mostri abominevoli provenienti da chissà dove,possessioni demoniache o eventi paranormali ed occulti;"Calvarie" non è nulla di tutto questo,piuttosto è il confronto con una realtà che non vogliamo pensare possa esistere,una realtà che non può essere definita tale,una realtà agghiacciante e perversa che spaventerebbe chiunque perchè la si potrebbe toccare con mano.
Marc Stevens avrà un ruolo classico della storia del cinema;il ruolo del povero uomo sperduto che avendo problemi con la sua vettura dovrà chiedere aiuto ed ospitalità in una locanda nei pressi di un bosco...
...come su tutti i film horror che si rispettino,anche Marc troverà qualcosa da cui era meglio stare alla larga,qualcosa che colpisce maggiormente di qualunque mostro orrorifico,qualcosa che è in grado di prendere la tua dignità e schiacciarla come un chicco d'uva.
Si tratta di un film horror?...bhè,se siete bravi ad immedesimarvi nel protagonista lo è senza alcun dubbio....
Sono rimasto sorpreso da questa pellicola;il modo che ha utilizzato per orripilarmi e trasmettermi uno stato di tensione era diverso dal solito.
Ci sono diversi modi per "stuprare" la mente di un uomo e questa storia lo dimostra palesemente.
L'unica nota dolente sono alcuni cali di ritmo che si percepiscono di tanto in tanto,ma anche se non si tratta di un film per tutti i palati,conserva un analisi della psiche umana decisamente malata e contorta.
carsit  29/07/2014 12:43:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ottimo commento, bravo.
Io purtroppo non sono riuscito a dare più di 6, perchè in alcuni momenti l'ho trovato inconcludente.
Però l'idea di un "altro mondo" imperscrutabile per noi mi ha sinceramente colpito, nonchè disturbato.
IN alcuni momenti la violenza mentale ai danni del protagonista è elevatissima.
ferzbox  29/07/2014 14:13:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Carsit,piacere di risentirti,anzi di rileggerti ;-)....riguardo alla violenza mentale di cui parli basti pensare a quando:

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carsit  29/07/2014 14:38:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esatto, in quei momenti il film è riuscito a colpirmi.
Peccato soltanto per qualche passaggio che a mio parere non è specificato benissimo.
ferzbox  29/07/2014 14:48:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bhè,il film è indubbiamente anomalo nella sua struttura narrativa,ma l'ho voluto premiare per l'originalità di una sceneggiatura totalmente inaspettatata....certamente non per tutti e difficilmente giudicabile ;-)