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CALVAIRE regia di Fabrice Du Welz

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-Uskebasi-     7 / 10  29/08/2010 16:15:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eppure ci avevo creduto. Per buona parte del film ho pensato di trovarmi di fronte ad un Horror epocale che sarebbe entrato nei miei preferiti, continuavo così a ripetermelo "E' questo, lo sento lo sento", ipnotizzato dall'atmosfera malata che si respira pur non succedendo niente e dalla fotografia strepitosa di quest'opera belga, nata probabilmente da una costola di Misery. Lo stesso protagonista, mai visto prima, mi sembrava uno dei migliori attori al mondo e perfetto nella parte, dal momento che inizierà il suo calvario però, qualcosa si rompe, in lui e nel film in generale. La mia speranza si è trasformata piano piano in rimpianto. Il perchè preciso non lo so. Non sono un ricercatore assiduo di risposte e amo i finali aperti, ma ho la sensazione che bastava qualche spiegazione per il salto di qualità, così è un pò assurdo e con poco senso. Anche la grottesca e suggestiva scena al bar con il Chris Martin dei poveri al pianoforte è un pò fine a se stessa.
Peccato quindi, l'idea c'era, le conseguenze della solitudine e dell'assenza della Donna, e il tentativo di colmare questo vuoto troppo grande per chiunque. Con qualche "perchè" in più e comportamenti più plausibili del protagonista, o perlomeno una giustificazione dell'involuzione/evoluzione sua dal momento della cattura (sembra veramente una femmina), sarebbe stato un capolavoro.
Evidentissima l'impronta del regista che crea questo horror atipico nascondendo la violenza e il sangue, e in quasi totale assenza di musiche che riesce a non mettere nemmeno nei titoli di coda. Mi piace, lo seguirò.
7 di stima.